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Raghdad non portava il velo e per questo è stata sfigurata

Per punirla, nel 2010 un gruppo di estremisti islamici le ha gettato contro una molotov che le ha deturpato viso e corpo

Leonardo Diana
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In tutta Baghdad, Raghdad, 33 anni, era diventata un simbolo per molte donne, era apprezzata e molto invidiata per la sua decisione, non voleva indossare il velo e nonostante la sua fede islamica non credeva in quella tradizione. Fino al 2010, la vita di Raghdad è stata una vita normale, oltre al lavoro in banca, la donna faceva anche la mamma prendendosi cura del figlio di tre anni ma il tre novembre di quell'anno la sua vita cambiò radicalmente: un gruppo di integralisti islamici le ha tirato contro una bomba molotov che le ha sfigurato completamente il corpo e il volto. Una volta arrivata in ospedale, i medici che l'hanno soccorsa erano sicuri che avesse poche ore di vita. Invece Raghdad ce l'ha fatta ed è ancora viva, nonostante le terrbili ustioni riportate sul 45% del suo corpo. La famiglia ha venduto gran parte dei suoi averi per portarla a Berlino, dove si è sottoposta a numerosi interventi di chirurgia plastica eseguiti presso il centro dedicato alle vittime del terrorismo della città. Oggi, la giovane donna irachena continua a vivere la sua vita diventando un simbolo per tutte quelle donne che, come lei, portano sulla propria pelle i segni dell'estremismo religioso e della follia di certi uomini.   

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