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Cicchitto boccia Vittorio Sgarbi:"E' un Grillo lillipuziano"

L'azzurro contro il critico d'arte che si è proposto come "uomo nuovo" per "la salvezza" del centrodestra

Andrea Tempestini
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Lo spunto lo ha dato Beppe Grillo, che intervistato dal quotidiano israeliano Yediot Ahronot ha snocciolato una serie di teorie deliranti. Secondo il leader del Movimento 5 Stelle, in brevissima sintesi, Bin Laden è stato male interpretato perché i suoi discorsi venivano tradotti in maniera ambigua dall'intellighezia "sionista" (glielo ha detto il suocero israeliano). E ancora, secondo Beppe, la condizione della donna in Iran è ottima ("è al centro della famiglia) e Ahmadinejad "in verità non vuole spazzare via Israele". Ma Grillo in questo caso non c'entra. Come detto, lui è stato solo il trampolino per le affermazioni di Fabrizio Cicchitto, il capogruppo alla Camera del Pdl, che nei giorni scorsi ha espresso la sua contrarietà al ritorno in campo di Silvio Berlusconi e alle liste civiche che ingolosiscono il Cavaliere.  "Sgarbi, un Grillo lillipuziano" - Ed ecco che così Cicchitto ritorna a esprimere questi concetti, seppur con un giro di parole: "Con Grillo finora non abbiamo polemizzato perché è chiaro che con quella bocca e quel mestiere evidentemente può dire ciò che vuole. Nel suo piccolo - ecco l'affondo di Cicchitto -, analogo ragionamento vale anche per un Grillo lillipuziano quale è Vittorio Sgarbi. Ma se Grillo esce dal seminato delle sue dichiarazioni standard e si mette addirittura a parlare a ruota libera in modo distorto di Israele, di Medio Oriente, di terrorismo e cosi via, allora non può permettersi di cambiare le carte in tavola e confondere l'unica grande democrazia che c'e' nel Medio Oriente, appunto lo Stato di Israele, con alcune grandi dittature". Le liste civiche - Ma il cuore della frase di Cicchitto è quello in cui mette nel mirino Vittorio Sgarbi, il critico d'arte ed ex sindaco di Salemi che dopo essersi autodefinito una "nemesi di Beppe Grillo" si è proposto come uomo nuovo del centrodestra, come l'unica persona in grado di salvare la creatura politica fondata da Berlusconi nel 1994. Sgarbi il 14 luglio presenterà il "Partito della Rivoluzione", il suo movimento, la sua lista civica, la sigla che potrebbe essere assorbita nella nuova galassia del Cavaliere (una galassia però osteggiata da Cicchitto e dalla stragrande maggioranza dei colonnelli del Pdl). 

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