No al voto segreto su Lusi:onorevoli, metteteci la faccia
Oggi, mercoledì 20 giugno, il Senato voterà sull'arresto di Luigi Lusi. L'appello di Libero, quotidiano garantista, è però che il voto sull'ex tesoriere della Margherita di Francesco Rutelli non sia segreto: sulla richiesta d'appello è meglio decidere alla luce del sole, così si eviterebbe anche l'ennesimo tira e molla tra i partiti. Il vicedirettore di Libero, in video e sul quotidiano in edicola oggi, sottolinea i cinque motivi per i quali il voto non deve essere segreto. Il primo, il "nobile valore" del voto segreto "è stato troppe volte usato come paravento per mercanteggiamenti". Il secondo, "l'opinione pubblica non dev'essere neanche sfiorata dal sospetto che dietro la protezione del segreto, qualcuno, magari sotto minaccia di ricatto, voti contrariamente a quanto detto e fatto. Il terzo, "le votazioni (...) sull'arresto dei parlamentari hanno dato origine a spettacoli raccapriccianti, coi partiti che si accusavano reciprocamente di coprire i furfanti": uno spettacolo da evitare. Quarto, "se i partiti vogliono salvarsi, i partiti non devono perdere occasione per dare ogni tipo di segnale di discontinuità", compreso quello di non ricorrere al voto segreto. Quinto, la materia: "Parliamo di rimborsi elettorali, ovverosia soldi dei contribuenti", sottolinea Senaldi. Leggi il commento integrale di Pietro Senaldi su Libero in edicola oggi, mercoledì 20 giugno