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Tam tam sul web: magnitudo abbassataper dare meno soldi ai terremotati

La potenza della scossa del 20 maggio sarebbe del 6.1 e non del 5.9. Perché se superiore a sei lo Stato deve risarcire al 100% i Comuni

Eliana Giusto
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Su facebook e su internet girano insistenti le voci di un abbassamento della reale magnitudo del sisma del 20 maggio in Emilia per non risarcire al cento per cento i comuni interessati dal sisma. Di fatto si trovano riscontri in diversi siti che danno la magnitudo del terremoto al 6.1 anziché al 5.9. Se infatti l'istituto nazionale di geofisica e vulcanologia resta fermo al 5.9, tutti gli altri sismologi internazionali correggono questo dato con la più precisa Magnitudo Momento a Mw 6.1. Come si spiega sul sito www.abruzzo24ore.it "la stessa cosa successe con il terremoto de L'Aquila dove la magnitudo fornita in tempo reale fu di Ml 5.8 e ricalcolata nelle ore successive a Mw 6.3". In sostanza, la prima stima è sempre più bassa rispetto alla potenza reale.  Che poi questa riduzione della magnitudo sia dovuta al fatto che il governo sotto il 6.0 debba risarcire il 70% dei danni anziché il 100 per cento sia solo una illazione non sta a noi stabilirlo. Anche perché se è vero che dal 6.1 in su lo Stato è tenuto a coprire completamente le spese per la ricostruzione, c'è anche chi specifica che in realtà i risarcimenti totali o parziali per i comuni terremotati non vengono dati solo in base alla magnitudo  del sisma che li ha interessati ma anche sulla base delle perizie dei tecnici che vengono effettuate nei giorni seguenti e che si basano solo ed esclusivamente sulla portata dei danni. 

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