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"Lager polacchi" e "zio liberatore"Obama perde la faccia sul nazismo

Barack parla di un parente che salvò i deportati di Auschwitx. Peccato che furono i russi a farlo...

Eliana Giusto
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Doppia gaffe di Barack Obama sui campi di sterminio nazisti. Il presidente degli Stati Uniti prima ha parlato di lager polacchi anziché di campi di sterminio tedeschi in Polonia, e poi ha detto che suo zio partecipò alla liberazione di Auschwitz quando tutti sanno che i deportati che erano rinchiusi in quel lager furono salvati dai russi. La lettera - Obama ha cercato di rimediare agli scivoloni con una lettera al presidente polacco, Bronislaw Komorowski: "Mi rammarico dell'errore e concordo che questo momento è un'opportunità per far conoscere la verità a questa e alle future generazioni", ha scritto Barack. E' stato lo stesso Komorowski a rendere nota la lettera che in una conferenza stampa ha definito "un gesto necessario e molto importante da un buon alleato e amico".  Troppi errori - La Polonia è molto sensibile sul tema dei campi nazisti, avendone avuti tre sul suo territorio (Auschwitz-Birkenau, Cracovia-Plaszow e Treblinka) e avendo faticato per fugare le ombre di complicità nello sterminio degli ebrei. Obama ha ammesso di aver "inavvertitamente" usato un'espressione sbagliata al posto di "campo di sterminio nazista nella Polonia occupata dai tedeschi" durante la cerimonia di conferimento della Medal of Freedom alla memoria a Jan Karski, un polacco che si infiltrò nel Ghetto di Varsavia per raccogliere prove dell'Olocausto. "Molti polacchi rischiarono le loro vite per salvare gli ebrei", ha ricordato il presidente americano. Peccato che poi è scivolato su suo zio americano che liberò Auschwitz, che fu liberato dai russi...

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