"Erotomane e drogato" un libro fa a pezzi Iglesias
Julio Iglesias è ancora in pista? Il dubbio, inquietante, era sorto nel mondo della musica visto che il cognome Iglesias circolava più per le vicende amorose del figlio Enrique, cantante pure lui e boy-friend della tennista Anna Kournikova, che per nuove puntate relative alla carriera di papà. Giunge, quindi, inaspettata la notizia secondo cui Sony ha deciso di far uscire un doppio cd, dal titolo 1, che raccoglie i più grandi successi di Iglesias senior. Un segnale di vita per un artista che non si vede in giro da tempo ma che in 42 anni di carriera ha venduto 350 milioni di dischi. In questo “best of” mancano alcune canzoni che hanno fatto la fortuna del bel tenebroso Julio: da Pensami a Se mi lasci non vale, sino a Sono un pirata, non sono un signore. Brani per i quali, negli anni '70, molte donne hanno subìto turbamenti, ammaliate dalla voce vellutata del senor Iglesias. Le altre hit, però, ci sono tutte: Manuela, la canzone che ha fatto la fortuna dell'ex portiere del Real Madrid passato, dopo un incidente d'auto, dal campo ai palcoscenici della musica. E poi Bamboleo, Hey, persino un omaggio a Lucio Dalla in una spagnoleggiante Caruso. Julio, alla bella età età di 69 anni, non ha la minima intenzione di intraprendere tour o incidere nuovi dischi. L'ultimo, di inediti, è stato Tango e risale al 1996. Perché - avrà pensato - darsi da fare e rischiare quando piovono, comunque, royalty milionarie per i vecchi album? Da anni Iglesias vive come un re in una villona a Miami, circondato dall'affetto della moglie Miranda e da otto figli, tre avuti dal matrimonio con Isabel Presler e cinque dalle seconde nozze. «Festeggio 20 anni vissuti con Miranda, stagioni di emozioni, di ammirazione profonda, di molte cose belle che ripeterei in ogni momento», ha detto Iglesias che si va vedere poco in giro e si è esibito dal vivo per l'ultima volta, l'ottobre scorso, in uno show in Uzbekistan, insieme a Sting, Eros Ramazzotti ed Ennio Morricone. Dopo sono seguiti mesi complicati per Julio visto che una biografia del cantante, a firma di Vaitiare Hirshon, lo ha messo a nudo, rilevandone il ruolo di vizioso tombeur de femme. Si legge, tra le pagine di Muneca de trapo, titolo del libro che sta per “Bambole di pezza”: «Lo conobbi quando avevo soltanto 17 anni, lui 38. Era il 1982. Già dal primo incontro, mi tentò con la marijuana. Vedrai che ti piacerà, disse. Poi mi offrì un tiro di coca e andammo a letto», racconta Vaitiere. «La sua fissazione era l'amore a tre. Una volta mi disse che sarebbe arrivata una tedesca e avremmo potuto fare un'orgetta. Io non dicevo niente, ma mi sentivo sporca». La liason durò sei anni: «Dal letto alle prove, dalla coca ai concerti, dai tris agli applausi, era insaziabile». Oggi colui che si definiva un pirata e non un signore, e forse non aveva torto, fa finta di niente: «La mia vita familiare è consolidata per sempre. Non ho interesse per nient'altro che non sia essere felice con Miranda e i miei figli». Sull'orlo dei 70 anni, tirato, con i capelli tinti e il volto arrotondato dal botox, sforna soltanto raccolte di hit dalla sua villa in Florida dove vive con Miranda. Da numero 1, ma anche solo: niente più dischi e niente più tris. Il ritiro pare vicino. E la valigia resta sul letto, prima di un lungo viaggio.