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Non siamo cattive Nasce il club delle matrigne

Le vice-mamme vittime dei pregiudizi e dei tempi troppo lunghi del divorzio

Eliana Giusto
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Dici matrigna e ti viene in mente una donna che magari è anche bella ma soprattutto è fredda, calcolatrice, cattiva, con le rughe sulla fronte corrucciata e attorno alla bocca perché non sorride mai. Una tipo Grimilde, la matrigna di Biancaneve nel capolavoro della Walt Disney, ora sugli schermi in due film dove è interpretata da Julia Roberts e da Charlize Theron. Sembra non esserci scampo per quelle donne, e sono sempre di più nella nostra società, che dopo aver dimostrato coraggio a mettersi insieme a uomini, con figli avuti da precedenti matrimoni, non riescono a liberarsi dal binomio matrigna uguale donna cattiva. Ma le cose stanno cambiando, forse perché le «famiglie allargate» sono sempre di più, tanto che in Italia il materiale sull'argomento spopola, grazie anche al lavoro instancabile di Rossella Calabrò, da anni orgogliosa matrigna dei figli del suo uomo. È lei la fondatrice del Club delle Matrigne (www.clubdellematrigne.it), nato per essere un punto di riferimento per avvicinare le matrigne italiane e mettere a confronto le loro esperienze, non soltanto attraverso la rete. Il club organizza, ogni primo lunedì del mese, gli Aperitivi delle Matrigne nel caffè letterario milanese Bistrò del Tempo Ritrovato. E incontri ci sono anche a Roma, Lucca, Bologna, Torino. Una rivoluzione quella di Rossella Calabrò che lei ad AffariItaliani ha spiegato con la necessità di creare una “nuova cultura” della famiglia, facendo così trovare un ruolo anche alle matrigne. Gran parte delle difficoltà, poi, sono legate ai tempi «troppo lunghi» del divorzio in Italia, tre anni, che creano un limbo in cui le vice-mamme sono costrette a vivere, quasi fosse una condanna.  Scrittrice, blogger, copywriter, lei conosce bene l'argomento tanto da dedicargli ben tre libri, l'ultimo dei quali, Di matrigna ce n'è una sola (Sonzogno). Il suo punto di partenza è superare l'accezione negativa che da sempre accompagna questa parola e le donne a cui tocca in sorte. Se del patrigno non ci sono stereotipi, della matrigna invece sì, uno soltanto: è cattiva. Invece la scrittrice vuole raccontare, su Il Blog delle Matrigne nel sito Style.it, la vita spesso in salita di donne normali, che per amore si prendono cura dei figli del loro uomo, pur sapendo sempre di essere in competizione con la vera mamma. Il Club delle Matrigne è gemellato con quello francese, il Club des Marâtres, nato nel 2004 grazie a  Marie-Luce Iovane-Chesneau, la quale è attiva anche in quello italiano. E proprio in Francia una di loro è arrivata all'Eliseo: Valérie Trierweiler, la compagna del neopresidente François Hollande e matrigna dei quattro figli di lui. di Enrica Ventura    

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