Lippi in Cina, Capello al Chelsea: ct d'esportazione
Il tecnico campione del mondo 2006 dice sì al Guangzhou: 10 milioni all'anno. E Fabio tentato dal Chelsea di Abramovich
Marcello Lippi in Cina, ora è ufficiale: il Guangzhou Evergrande, squadra di Canton che detiene il primo e finora unico titolo della Chinese Super League, ha comunicato l'ingaggio dell'ex ct dell'Italia campione del mondo nel 2006. Lippi resterà in Cina per "due anni e mezzo". Nello staff del tecnico, senza panchina dalla fine del deludente Mondiale 2010 (Italia fuori al primo turno) dovrebbe comprendere i "fedelissimi" Pezzotti, Rampulla, Gaudino e Maddaloni. Top secret l'ingaggio, anche se indiscrezioni riferiscono di un accordo sulla base di 10 milioni di euro a stagione. Lippi motivato - "Il mio arrivo deve essere la cosa più importante oggi in Cina...", ha commentato non senza orgoglio il 64enne Lippi. "Porterò il calcio italiano in Cina. I primi contatti risalgono a quattro mesi fa - rivela -. Il presidente Xu Jaiyin e il vicepresidente Liu Yongzhuo hanno dimostrato grande voglia di collaborare". Il tecnico, che con la Juventus ha vinto 5 scudetti, una Champions League e una Coppa Intercontinentale, trova una squadra in testa alla classifica con 22 punti dopo 10 giornate e qualificata agli ottavi della Champions League asiatica dove se la vedrà contro il Tokyo. Nella rosa a sua disposizione Lippi potrà contare sul 26enne attaccante brasiliano Cleo e soprattutto su Dario Conca e Lucas Barrios: il primo, trequartista argentino di 29 anni, è stato ingaggiato lo scorso luglio dal Fluminense; il secondo, che sbarcherà in Cina a giugno, è stato preso nelle scorse settimane dal Borussia Dortmund per circa 8,5 milioni di euro. Barrios, miglior bomber del 2008, nella passata Bundesliga è stato decisivo per la conquista del Meisterschale con 16 gol in 32 partite ma quest'anno ha trovato pochissimo spazio (appena due presenze da titolare, 15 in tutto, e una sola rete). Capello da Abramovich - Resterà invece in Inghilterra e a Londra Fabio Capello. L'ex selezionatore della nazionale britannica, da cui ha rassegnato le dimissioni lo scorso febbraio, starebbe per accettare la corte di Roman Abramovich e dire sì al Chelsea. A 66 anni suonati il friulano ha ancora voglia di campo e di allenamento quotidiano e visti i tentennamenti di Milan e Inter, che nelle settimane scorse avevano pensato a lui per le rispettive panchine, l'offerta del paperone russo è imperdibile. E Roberto Di Matteo? Il traghettatore che ha condotto il Chelsea demolito di Vilas Boas fino alla finale di Champions League del 19 maggio contro il Bayern non rimarrà nemmeno in caso di trionfo. Ma non rimarrà a spasso: lo attende con le braccia aperte Claudio Lotito, alla Lazio.