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Invita in tv il terrorista: bufera sulla giornalista

La giornalista conduttrice di

Lucia nel mirino: porta in studio Segio. Lei si difende: c'era anche figlia di una vittima

Lucia Esposito
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  Lucia Annunziata invita Sergio Segio, ex leader di Prima Linea e condannato per l'omicidio del giudice Emilio Alessandrini a parlare di terrorismo nella sua trasmissione "in mezz'ora". Segio ha commentato l'affermazione del ministro Cancellieri secondo cui si teme un'escalation del terrorismo e l'intezione di mettere in campo anche l'esercito: "Se le istituzioni ritengono che si   può mettere in campo l'esercito siamo in un campo minato, sbagliato".  E precisa che l'eventuale escalation della violenza dipenderà dalle risposte   che la politica darà. Lo Stato dovrebbe ragionare  sulle vere risposte da dare a questi fenomeni che nascono   dall'ampliarsi del disagio sociale. Poi ci sono altri elementi, quelli  ideologici e la mancata capacità di sanare le ferite degli anni '70". La polemica  Ad aprire il fuoco delle polemiche è Maurizio Gasparri, capogruppo Pdl al Senato:  "Una scelta vergognosa" la presenza di Sergio Segio in tv "in un momento in cui torna la violenza". "Le tesi giustificazioniste della violenza sono un tragico errore. Lucia Annunziata cede al richiamo della foresta e si è assunta una gravissima responsabilità", dice ancora Gasparri.Enzo Fasano, componente della commissione di Vigilanza Rai del Pdl è d'accordo con lui: «La Rai al servizio del terrorista Segio con l'Annunziata in veste di valletta. Che pena e che vergogna invece di condanne senza esitazioni del terrorismo si mandano in onda tesi giustificative richiamando i fatti del G8, dove c'era chi tentava di uccidere i carabinieri.  La replica La Annunziata si è difesa precisando che, in studio, oltre al terrorista c'era Sibrina Rossi, parlamentare Pd e figlia del sindacalista Guido Rossa ucciso dalle Br a Genova negli anni '80. "La replica della Annunziata è patetica. Dice che il contradditorio è stato rispettato perchè in studio c'era un terrorista e la figlia di una vittima. Per la Annunziata c'è par condicio tra vittime e assassini. Parole che doveva evitare, sintomo di un vero e proprio stato confusionale. Gli italiani non la pensano come la Annunziata, che seguendo le sue antiche militanze mette sullo stesso piano assassini e assassinati",  rincara Gasparri.   

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