Si può vincereScegliete voi il leader
Il sondaggio: chi è l'uomo giusto per non consegnare l'Italia a Bersani?
"Dicono che nel Pdl abbiano una gran paura di perdere, per questo non si deciderebbero a congedare Mario Monti e chiedere di restituire la parola agli italiani. La preoccupazione si sarebbe trasformata in terrore puro dopo le elezioni di domenica", spiega il direttore di Libero, Maurizio Belpietro, riferendosi alle scoppole prese dagli azzurri alle amministrative. Ma "l'elettorato moderato non ha cambiato bandiera: ha semplicemente disertato". Un dato su tutti: "il quaranta per cento dei votanti del Pdl non ha ritirato la scheda". "Scegliete il nuovo leader del centrodestra" Guarda il videocommento di Belpietro su LiberoTV I consensi perduti - "Se si vuole tornare a vincere - prosegue Belpietro nell'editoriale su Libero in edicola oggi, venerdì 11 maggio - bisogna dunque porsi il problema di come recuperare i consensi perduti". Il direttore insiste: "Da giorni scriviamo che il Pdl ha bisogno di rifondarsi e di cambiare aria, trovare dirigenti freschi e un nuovo programma". E ancora: "Se si ha l'ambizione di vincere servono le pulizie di primavera: via i vecchi arnesi, dentro gente nuova". Il nodo alleanze - Ma il nuovo centrodestra non deve puntare solo sul ricambio generazionale: "L'altra mossa da fare in fretta sono le alleanze, a cominciare da quella con l'Udc" perché "ora che del Terzo Polo sono rimaste solo le macerie è il momento di riprovarci". E pur lasciando da parte Gianfranco Fini - "uno che la fama di giuda non riuscirà mai a togliersela di dosso" - Belpietro spiega che "si potrebbe perfino tentare di riportare a casa qualche transfuga di Futuro e Libertà". Partecipa al sondaggio di Libero Scegli il nuovo leader del centrodestra Il leader - Per tornare a vincere, però, l'elemento più importante è un leader. "Per riconquistare Palazzo Chigi serve un leader - prosegue il direttore di Libero -, una figura capace di far sognare gli elettori così come fece Berlusconi nel 1994. Il Cavaliere in quegli anni incarnava il successo e la modernità e convinse gli italiani che avrebbe fatto lo stesso con l'Italia, trasformandola o arricchendola". Chi potrebbe essere l'uomo giusto? "L'unica cosa indispensabile - conclude Belpietro - è che non abbia scritto in faccia di essere un perdente. Nel Pdl quelli bastano e avanzano". La rosa dei nomi - Su www.liberoquotidiano.it vogliamo chiedervi chi, secondo voi, potrebbe essere l'uomo giusto per la rinascita del centrodestra. Nella rosa dei nomi ci sono quelli che provengono direttamente dal partito, dal Pdl, ossia il segretario Angelino Alfano, l'ex ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini e anche Daniela Santanchè, che si è autocandidata alle primarie azzurre. Potrete scegliere tra anche tra chi del Pdl non è: il leghista Roberto Maroni, il sindaco "eretico" di Verona,Flavio Tosi, e il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini. Nella rosa dei nomi spunta anche Corrado Passera, il superministro del governo Monti corteggiato anche dalla sinistra. Infine tre possibili "papi neri": Luca Cordero di Montezemolo, Guido Barilla ed Emma Marcegaglia. Qual è il nome giusto? Votate il nostro sondaggio e fateci sapere la vostra opinione. Se nessuno di questi nomi vi convince, segnalateci le vostre proposte con un commento a quest'articolo.