Maroni gela Formigoni Nessun accordo per i ballottaggi
Nessun apparentamento col Pdl. L'ha spiegato Roberto Maroni, smentendo le dichiarazioni di Roberto Formigoni che aveva parlato di accordo in vista dei ballottaggi. L'ex ministro dell'Interno ha ribadito che «la segreteria politica della Lega Nord ha già deciso che non ci sarà nessun apparentamento formale e nessun appoggio a nessun candidato al ballottaggio, lasciando totale libertà di voto ai nostri elettori». Gli ha risposto a stretto giro il governatore lombardo: «Non mi sembra che la decisione della Lega di andare da sola le abbia portato grande fortuna. Hanno perso molto più di noi, se insistessero nel separarsi da noi ulteriormente non gli porterà fortuna», ma «ognuno è padrone del proprio destino». Nel Carroccio tiene ancora banco la faccenda dei congressi. Maroni ha ribadito che scioglierà la riserva dopo i ballottaggi, ma nel giro di una settimana dovrà affrontare il problema con Bossi. È singolare che il Senatur non si sia ancora espresso dopo i risultati elettorali, anche se il sindaco Flavio Tosi (trionfatore alle Comunali) ha rivelato di aver ricevuto la telefonata di complimenti del presidente del Carroccio. Per il governatore piemontese Roberto Cota, «il ruolo di Bossi verrà definito al congresso di giugno».