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Monte Paschi di Siena, arriva la FinanzaIndaga per aggiotaggio

Le fiamme gialle nella sede dell'istituto di credito, perquisite case dei dirigenti. Quattro indagati

Lucia Esposito
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Perquisizioni della Guarda di Finanza al Monte di Paschi di Siena. Una cinquantina di finanzieri si sono presentati questa mattina, mercoledì nove maggio, prima dell'apertura degli uffici, a Rocca Salimbeni, sede di Banca Monte dei Paschi. I finanzieri sono andati diretti negli uffici finanziari: la perquisizione è stata disposta dalla Procura della Repubblica di Siena che ha disposto controllo sia negli uffici di istituti di credito collegati, sia nelle abitazioni di alcuni dirigenti della banca. L'inchiesta riguarda presunti reati di aggiotaggio, ci sono quattro indagati tra dirigenti ed ex dirigenti. Immediate le ripercussioni sul mercato azionario: a Piazza Affari il titolo è arrivato a perdere il 10% L'inchiesta - L'acquisizione di Antonveneta avvenuta da parte del Monte dei Paschi nel 2008: è questo il motivo, secondo quanto si apprende, che ha portato al blitz della Finanza. L'indagine riguarderebbe il reperimento delle risorse utilizzate per l'acquisizione di Antonveneta, le comunicazioni fatte nel tempo agli organi di vigilanza e le operazioni sul titolo, per alterarne il valore di scambio. La procura di Siena indaga ipotizzando come reati «manipolazione del mercato ed ostacolo alle funzioni delle autorità di vigilanza in relazione alle operazioni finanziarie di reperimento delle risorse necessarie alla acquisizione di Banca Antonveneta ed ai finanziamenti in essere a favore della Fondazione Monte dei Paschi», si legge in un comunicato diffuso dalla Guardia di Finanza in merito al blitz. La procura di Siena spiega di aver «disposto una serie di perquisizioni presso le sedi legali della Banca Monte dei Paschi di Siena, della Fondazione Monte Paschi Siena, del Comune e della Provincia, di numerose istituzioni finanziarie italiane ed estere con sede sul territorio nazionale, nonchè di abitazioni private, in ordine ad una serie di condotte poste in essere a partire dal 2007, in occasione dell'acquisizione di Banca Antonveneta dagli spagnoli del Banco Santander, protrattesi sino al 2012».

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