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La Lega in soccorso di Martinelli: "Lo difendiamo noi, ha 44mila euro di debiti"

Calderoli e Stucchi incontrano in carcere l'imprenditore che ha fatto irruzione all'Agenzia delle Entrate

Giulio Bucchi
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La Lega corre in soccorso di Luigi Martinelli, l'imprenditore che giovedì pomeriggio ha fatto irruzione armato di fucile in una sede dell'Agenzia delel Entrate di Romano di Lombardia rimanendo barricato per sei ore, per poi arrendersi alle forze dell'ordine. Quindici persone tenute in ostaggio, la disperazione di un debito con il Fisco, la minaccia del suicidio. Quello dell'imprenditore non è un caso isolato e per questo il senatore del Carroccio Roberto Calderoli e l'onorevole padano Giacomo Stucchi sono andati ad incontrarlo nel carcere di Bergamo dov'è rinchiuso, con l'accusa di sequestro di persona e con il rischio di una condanna fino a 8 anni.   Balletto di cifre - "Situazioni estreme, causate anche dall'esasperazione nei confronti di uno Stato che sembra veramente considerare il cittadino solo alla stregua di un suddito da spremere - ha spiegato Calderoli -. Intanto, durante il colloquio è emerso che il Martinelli aveva un debito non per 1.000 euro, dunque una cifra esigua, come scritto dai media, ma di 44mila euro, dunque una cifra ben più consistente". Su questo punto però non tarda ad arrivare la smentita, o meglio la precisazione di Equitalia: "I debiti di Martinelli non sono di 44mila euro, ma 2.000". La somma, fanno sapere dal Fisco con un comunicato ufficiale, "è relativa a canoni Rai e imposte richieste dal Consorzio di bonifica della Media Pianura Bergamasca". Per tali debiti Equitalia "non ha attivato alcuna azione esecutiva di recupero. Nel 2001 al signor Marinelli era stata notificata una cartella di oltre 32mila euro, pagata il 9 ottobre 2003 con l'adesione al condono". L'aiuto del Carroccio - Resta una situazione esplosiva e drammatica. Per questo il Carroccio sceglie una posizione forte anche dal punto di vista mediatico:  "Abbiamo messo a disposizione dell'interessato la possibilità di essere difeso da un avvocato di fiducia, individuato nella persona di Matteo Brigandì, il quale ha già manifestato la sua piena disponibilità a difenderlo. Da parte nostra, come Lega Nord, ribadiamo il nostro totale impegno per provare a cambiare uno Stato che al momento sembra non riconoscere il diritto al cittadino di poter vivere e lavorare senza essere strangolato dall'oppressione di una tenaglia fiscale che sta portando al limite la sopportazione dei cittadini, come dimostrato dai tanti gesti estremi cui purtroppo stiamo assistendo nelle ultime settimane". Quello della Lega non è l'unico gesto di solidarietà fatto arrivare a Martinelli: anche il Codacons si è offerto di garantirgli assistenza legale gratuita.  

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