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Mastella è povero: non paga l'affitto e scappa

L'Udeur abbandona in fretta e furia la sede di Trastevere: deve al proprietario oltre 25mila euro. L'ex ministro: "Salderemo tutto"

Giulio Bucchi
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  Nelle stanze dell'ufficio di via Dandolo 24 a Roma, un elegante palazzo di Trastevere, sembrava fossero passati topi d'appartamento organizzati come una macchina da guerra: via tutto, via i computer, via le scrivanie, via gli archivi della contabilità e tutta la cancelleria, matite e gomme comprese. Ma a ridurre così il quartier generale dell'Udeur non sono stati dei ladri, bensì una fuga precipitosa di tutto il personale del partito dell'ex ministro della Giustizia del secondo governo Prodi Clemente Mastella. Fuga precipitosa, scrive il Corriere della Sera, perché alle loro spalle gli uomini del leader centrista di Ceppaloni hanno lasciato una decina di mesi arretrati di affitto da pagare e altrettante rate di condominio. Totale: 3.202,16 euro per il condominio e 22mila euro per l'affitto di quei 140 metri quadrati, sei stanze e due bagni a piano terra. Mastella, il suo vice Paolo De Mese, il caposegreteria Romano Carratelli, l'ufficio tesseramento e l'ufficio stampa hanno lasciato la sede lo scorso 22 dicembre. Per l'affitto, gli avvocati del proprietario dello stabile hanno fatto partire subito l'ingiunzione di sfratto e la notifica del decreto è arrivata il 21 marzo. Clemente minimizza -  Al Corriere lo stesso Mastella minimizza e assicura che il buco verrà colmato: "Ce ne siamo dovuti andare e ora non abbiamo una sede nazionale per una questione di costi. Noi non essendo presenti in Parlamento non possiamo contare su grandi finanziamenti e l'affitto era troppo alto". I membri dell'Udeur hanno anche provato ad autotassarsi per rimanere a Trastevere, ma niente da fare. "Non so bene a che punto siano le pratiche - conclude Mastella a proposito del debito e degli affitti arretrati - ma voglio essere chiaro: se ci saranno problemi, salderemo tutto".  

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