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Addizionali Irpef, seconda casa, rifiuti: ecco dove i Comuni faranno cassa

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L'Imu non va giù ai sindaci che devono trovare altre entrate: occhi alle aliquote locali. Immondizia e acqua costeranno 25 euro in più a famiglia

Giulio Bucchi
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Molti sindaci si sono lamentati con Mario Monti per la nuova tassa sulla casa: l'Imu, sostiene il presidente Anci Graziano Delrio, verrà applicata senza sapere dove e a chi andranno i soldi". Il risultato del pasticcio  semplice: i proventi della tassa finiranno nelle casse dello stato e non in quelle degli Enti locali, che da luglio si troveranno un po' più poveri. Per far quadrare i conti, la maggior parte dei sindaci deciderà di lasciare invariate le aliquote (0,40%) sull'abitazione principale mentre inasprirà quelle per la seconda casa. E' il caso per esempio di Milano, Bologna, Firenze e Roma che hanno scelto l'aliquota massima consentita (1,06%), mentre Torino e Trieste si 'accontenterranno' dell'1 per cento. Pioggia di rincari - Ci sono però altre voci attraverso cui fare cassa. Innanzitutto, l'addizionale Irpef. Anche in questo caso, molti Comuni innalzeranno la quota di propria competenza. Il massimo degli aumenti si registra a Savona, dove l'addizionale passa dallo 0,33 all 0,80%, mentre a Roma resta invariata la quota record dello 0,90 per cento. In controtendenza Firenze (in calo dallo 0,30% allo 0,20%) e Gorizia (da 0,10 a 0). L'addizionale non sarà però l'unica mazzata su contribuenti e imprese. Gli altri rischi si chiamano imposta di scopo (una tassa ad hoc per finanziare totalmente un'opera pubblica), imposta sulla pubblicità, Tosap e soprattutto tassa sui rifiuti e acqua: la tariffa media per l'immondizia si aggira su 246 euro a famiglia, come rilevato da Federconsumatori. Insieme all'acqua, il rincaro complessivo nel 2013 potrebbe essere di 25 euro a famiglia. 

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