Hollande e Sarkozy, scontro all'italiana: parlano di Berlusconi e Monti
Domenica ballotatggio in Francia, i due candidati si beccano su Mario Monti e Cavaliere
Un faccia a faccia ad alta tensione finito in pareggio. L'ultimo confronto televisivo tra il socialista François Hollande e il presidente uscente di Francia Nicolas Sarkozy, trasmesso in diretta su France2 e Tf1 è stato caratterizzato da battibecchi e insulti incrociati. Di contenuti, in verità, pochini. E così a rimbalzare sono soprattutto i passaggi sue due italiani illustri, Mario Monti e Silvio Berlusconi. Il premier attuale viene tirato in ballo da Hollande parlando di crisi: "Mario Monti, che non ha la mia stessa sensibilità politica, è cosciente che non si può vivere in recessione - ha sottolineato il socialista che parte in leggero vantaggio nel ballottaggio di domenica -. C'è necessità di ridurre il deficit, ma sono contrario al fatto che non ci sia stata alcuna dimensione di crescita". Insomma, Sarkozy e Merkel hanno regalato alla Francia una austerity inevitabile ma a crescita zero. Se si va avanti così, si finisce nelle condizioni di Grecia, Spagna e, appunto, Italia. Il siparietto tra sublime e ridicolo è però quello riguardante Silvio Berlusconi". L'Italia è stata governata per anni da uno dei tuoi amici, Silvio Berlusconi", ha provato a buttarla in caciara il socialista. E Sarkò (che aveva criticato la Spagna socialista di Zapatero, a conferma che i due leader preferiscono parlare di tutto tranne che della Francia...) ha ribattuto stizzito: "Berlusconi non è mio amico perché ha auspicato la tua elezione". E in ogni caso, ha aggiunto il presidente, "Berlusconi è berlusconesco". Come dire: gioca in una squadra tutta sua. E quando Hollande ha provato l'ultimo affondo, ricordando che il Cavaliere è iscritto al partito popolare europeo, lo stesso di Sarkozy, monsieur le president ha tagliato corto: "Berlusconi non è nel mio partito".