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Ritratto di Giarda, l'uomo che non risolve problemi

Piero Giarda, ministro per i Rapporti con il Parlamento

Psicodramma Piero: le liti con Passera, la mission impossible dei tagli, l'arrivo del commissario Bondi

Giulio Bucchi
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  Il tecnico dei tecnici, lo sgobbone che passa l'intera giornata chiuso in ufficio, si è ritrovato scavalcato. Piero Giarda, il ministro per i Rapporti con il Parlamento cui il premier Mario Monti aveva affidato il compito di studiare i tagli alla spesa pubblica, è stato sorpassato da un tecnico che è più tecnico di lui: Enrico Bondi. Dalla sua il “risanatore” ha solo il fatto di non essere ministro. "Il lavoro che farà Bondi non lo può fare né un ministro né un sottosegretario. È un'attività gestionale e in Italia questo lavoro lo sanno fare due o tre persone, fra cui Bondi", conferma il sottosegretario alla Presidenza del consiglio, Antonio Catricalà. Per fare i tagli, dunque, servono i "superpoteri". Con buona pace di Giarda, uno che in pochi mesi s'è fatto il vuoto intorno litigando con tutti i colleghi, Passera in testa.   Leggi l'articolo di Paolo Emilio Russo su Libero in edicola oggi, giovedì 5 maggio      

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