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Bossi si tiene la Lega: "A giugno mi ricandido"

Umberto Bossi dal palco di Zanica, per il Lega Unita Day

Il Senatùr parla ancora da leader e conferma: al congresso di giugno ci sarà anche lui. "Lo faccio per tenerci uniti"

Giulio Bucchi
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Umberto Bossi a Zanica, nella Bergamasca, per il raduno della Lega Unita, parla per ultimo, dopo Roberto Maroni. Come dire: il leader è ancora il Senatùr, nonostante le dimissioni dalla segreteria del partito e la presidenza onoraria. E ai giornalisti che gli chiedono se si ricandiderà al Congresso federale di fine giugno, replica laconico: "Sì, credo di sì. Per forza, per la gente". Lo aveva già detto qualche giorno fa, Bossi, e lo ribadisce: "Altrimenti la gente pensa che non siamo uniti. Lo farò se serve a tenere unita la Lega". Ecco, è proprio questo il punto. Bossi candidato segretario terrà unita la Lega oppure la spaccherà definitivamente tra chi è ancora legato al passato (con le sue glorie antiche e le magagne recenti) e chi invece cerca in Maroni (e magari Tosi e Zaia) un nuovo slancio. Per ora sembra vincere la linea morbida anche tra chi negli ultimi mesi si è trovato all'opposizione interna. L'ex ministro Roberto Castelli, per esempio, che dalle intercettazioni sul caso Belsito risulta uno degli acerrimi avversari dell'ex tesoriere del Carroccio sostenuto dal Cerchio Magico bossiano, ha fatto sapere in una nota: "La Lega ha bisogno di Bossi ancora per molto". Bobo Maroni, che da un'eventuale ritorno di Bossi sarebbe il più danneggiato, avverte i critici: "Chi cercherà di creare divisioni farà la fine di quelli che hanno preso i soldi. Sarà cacciato. Subito". Sul palco a Zanica, oltre a Bossi e Maroni, c'erano anche gli altri due triumviri Calderoli e Dal Lago. La Lega, oggi, è stata effettivamente unita. Quanto e per quanto lo si scoprirà la prossima settimana, dopo il test delle elezioni amministrative.

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