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Santoro e Freccero prontia spartirsi la torta Rai

L'unico modo per peggiorare la tv pubblica? Darla a Michele, Carlo e ai loro amichetti

Matteo Legnani
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  Grazie no, e non aspettiamo che a rispondere sia Mario Monti, diciamoglielo noi alla coppia Santoro  Freccero che insieme faranno anche un gran bell'effetto mediatico, gireranno di salotto tv in salotto tv, soprattutto di quella Rai la cui censura lamentano, impazzeranno nei cosiddetti festival di giornalismo, ma la televisione pubblica sta già abbastanza male così com'è, il loro intervento peggiorerebbe solo le cose. Sono esperti di televisione Michele Santoro e Carlo Freccero? Certamente, ognuno a suo modo, e una volta liberatici dell'effetto devastante della loro supponenza, dobbiamo serenamente ammettere che con storie, letture e competenze diverse, in comune invece oltre alla suddetta supponenza la tendenza al vittimismo e la proclamazione di resistenza eterna a un nemico che finora li ha piuttosto coperti d'oro, i due sono personaggi di qualità, ed è facile per loro affermare che ne sanno di più di coloro che oggi hanno potere e redini della povera televisione pubblica. Ci metterebbero la faccia e strillerebbero come amano fare, dopo un periodo di zombie farebbe anche piacere. Sarebbe migliore o almeno un po' meno peggio di quel che è attualmente, ovvero una scimmiottatura di una Mediaset ai suoi massimi storici di noia e di bruttezza, una tv ipoteticamente gestita da quei due? Purtroppo no, sarebbe forse a sprazzi un po' meno noiosa, ma sarebbe anche e sicuramente più faziosa, escludente, razzista; pretenderebbe di dividere il mondo nei buoni, quelli che la pensano come S&F, e in cattivi, tutti quelli che la pensano in altro modo; scambierebbe la vocazione popolare con la mordacchia pedagogista; ci tedierebbe con l'esempio della Bbc, ma di obiettivo e  di fatti separati dalle opinioni non ci servirebbe proprio niente; se l'audience non le sorridesse sarebbe colpa del popolo bue, corrotto da Berlusconi, anche ora che Berlusconi non c'è più; le critiche negative sarebbero bollate come frutto di mal costume mai di diversa opinione, tutti a libro paga dei disonesti quei giornalisti che non li amassero senza condizioni e dubbi; inzepperebbero i palinsesti di amici e amichetti come hanno già annunciato, anche e soprattutto di quelli che, liberi e belli su La7, di ascolto ne realizzano pochino.  Infine si infrangerebbero contro il loro miglior alleato, la denuncia del nemico politico, la lamentela della censura. A chi canterebbe «Bella ciao» Michele Santoro, quale telefonata di direttore generale gli alzerebbe lo share a dismisura, o davvero vuole farci credere che alla sua faccia, voce e scatti nervosi su schermo rinuncerebbe, lui che dal Parlamento europeo dove era stato con generosità eletto dagli amici  del Partito democratico, o come si chiamava all'epoca, è scappato per noia e inguaribile nostalgia di visibilità televisiva? Freccero seguirebbe all'inglese le regole delle fasce protette e rinuncerebbe ad ammanirci fiction pruriginose nelle ore sbagliate, o le piazzerebbe in palinsesto con tanto di predica urlata contro il Vaticano e i preti tutti pedofili? Un esempio illuminante. Tutti, annuncia Santoro, «potranno avere una chance», anche se la Rai «ha un indebitamento preoccupante e un organico che può sembrare esorbitante». Che bello, ma tutti chi? «Fabio Fazio in prima serata su Rai Uno, con Roberto Saviano nelle sue fila, Floris ad occuparsi di politica, Celentano a fare il talent scout, Vespa messo di fronte a sfide nuove». Ah, ecco, gli amici  già favoritissimi ulteriormente promossi, quel disastro di Celentano a far danni in prime time, Vespa di notte. Dalle tirate contro lo strapotere dei partiti, la coppia S&F cerca di salvare il Partito democratico, che loda per le prese di posizione contro un prossimo vertice uguale all'uscente, chiedendogli di battere un colpo. Sbaglia, farà bene ricordare che in Rai i partiti sono come le vacche di notte, tutti neri e uguali, a patto di avere una fetta. Gli ha già risposto infatti Giorgio Merlo, commissione di vigilanza, Pd:  «Ottima la candidatura al vertice della Rai di Santoro, Freccero, e domani forse anche di Grillo e di Cetto Laqualunque», e ancora: «Peccato che Carnevale sia finito da due mesi, sarà per la prossima edizione».  Fossi in voi, cari S&F, lo sfiderei a duello. di Maria Giovanna Maglie  

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