Scuola, caserme, vigili del fuoco: ecco dove il governo taglierà
Oggi in CdM il dossier sui tagli alla spesa pubblica. Il Viminale il più colpito. La Bce: "Accorpate le province"
Scuole, ministeri, tribunali, caserme dei vigili del fuoco. Saranno questi i settori più dalla spending review di cui sta parlando oggi nel Consiglio dei Ministri. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Piero Giarda presenterà il suo dossier ai colleghi: l'obiettivo è trovare 4 miliardi di euro entro l'estate, per evitare l'aumento delle due aliquote Iva (dal 10 al 12% la prima, dal 21 al 23% la seconda) e un ulteriore effetto recessivo sulla già malandata economia italiana. L'ottimismo, però, è subito frenato perché la condizione unica resta il pareggio di bilancio entro il 2013. La parola d'ordine resta sempre rigore, e senza pareggio di bilancio l'Iva crescerà. E rischia di esserci un'altra beffa: il CdM starebbe infatti valutando la possibilità di nominare un commissario per la spending review da affiancare a Giarda, che le scorse settimane aveva confessato di essere stato lasciato solo. Il prescelto sarebbe l'ex commissario straordinario della Parmalat Enrico Bondi, arzillo 78enne. Come dire: il governo dei tecnici, che hanno commissariato la politica italiana, ora hanno bisogno di un commissario per fare il loro unico vero compito, cioè tagliare la spesa. Roba che solo in Italia... Via le caserme - Intanto, però, qualche indiscrezione sul merito c'è già. Al primo punto del riassetto previsto da Giarda c'è il Viminale. Occorre ridurre le Prefetture, attualmente una per provincia cioè 103. Giarda vuole scendere a una prefettura ogni 350mila abitanti. I Vigili del fuoco, invece, costano 30 milioni all'anno. Troppi: si potrebbe studiare un modo per far fruttare gli immobili demaniali inutilizzati o sotto-utilizzati. C'è poi il tema di quelli che Franco Bechis su Libero di domenica ha definito gli esoldati, cioè i circa 40mila militari per cui il ministro della Difesa Di Paola ha studiato un sistema di "scivoli" entro il 2024. Per quanto riguarda le carceri, si tenterà una razionalizzazione della sorveglianza e verranno tagliati anche giudici di pace (via 950 toghe) e piccoli tribunali (5.900 amministrativi). Bce: "Ridurre le province" - Un "consiglio" (più un monito, per la verità) arriva dalla Banca Centrale Europea, secondo cui l'accorpamento delle province sarebbe la vera carta da giocare. Il taglio, sottolinea in una nota la Bce, "sarebbe l'unica,vera misura di taglio di costi della politica". Attenzione poi all'attuazione delle liberalizzazioni, unico volano per la crescita. Scuola e trasporti - Per quanto riguarda il comparto scuola, il 90% della spesa sarà riservato agli stipendi. Resta in ballo un miliardo di euro in beni e servizi: qui il governo tenterà di razionalizzare risparmiando fino al 15 per cento. Sul ministero dei Trasporti ci potrebbe essere una riduzione della forza-motori. Le reazioni di Pdl e Pd - Le prime indiscrezioni hanno già scatenato il dibattito politico. Il leader Pd Pierluigi Bersani apprezza l'opera di Giarda, che "opererà con il cacciavite e non con la mazza", ma ritiene che sia preferibile incidere meno sulla scuola e più sulla difesa, un comparto tutto da "riorganizzare". Ben vengano i tagli, afferma dal Pdl Maurizio Gasparri, ma "sia subito chiaro un aspetto: diciamo subito no a chi pensa di ridurre la spesa tagliando una stazione dei carabinieri o un commissariato di polizia. Su questo non ci siamo. Siamo d'accordo invece a vedere gli sprechi in altri settori e a colpire quelle situazioni che, per esempio, nella sanità vedono il costo di una siringa pari a dieci in una regione e venti in un'altra".