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Le parisienne di Gaultierconquista AltaRoma

L'antidivo dell'haute couture sbarca a Roma ed è subito show. Tra fiere, serpenti, bustier e manifestazioni animaliste

Andrea Tempestini
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Un francese, e che francese, è sbarcato a Roma per la fashion week, alimentando una disperata caccia senza sosta al biglietto di accesso per quella che senza dubbio sarà ricordata per settimane come la sfilata-evento del 2013.  Jean Paul Gaultier ha sedotto Roma con il suo piglio dinamico e la sua grinta inossidabile, ma il merito, bisogna darne atto, va senza dubbio ad AltaRoma, che, dopo il duro lavoro svolto nelle ultime edizioni ha cambiato pelle completamente diventando una piazza dove persino uno come Gaultier può pensare di sfilare e sentirsi ‘onorato' come più volte ha confessato il designer. Applausi a Silvia Venturini Fendi dunque ,e  al suo cda, che dopo un assaggio di Karl Lagerfeld durante la scorsa edizione - venuto però solo in Campidoglio a presentare il progetto di restauro di Fontana di Trevi- si gioca il colpo finale - il mandato è scaduto, e il consiglio, Presidente compreso, opera in questa edizione in prorogatio-  portando una ventata definitiva di internazionalità ad una manifestazione che solo qualche stagione fa sembrava dirigersi inevitabilmente verso il tracollo.  LO SHOW DI GAULTIER Inutile dire che parlare di sfilata sarebbe riduttivo, tra tigri e serpenti in versione couture - gli stessi che solo qualche giorno fa hanno sedotto la piazza di Parigi- coni e bustier ripescati, tra i più famosi, negli archivi della maison per essere sfoggiati sulle passerelle di Santo Spirito in Sassia, il défilé di Gaultier è stato uno show di tutto rispetto che in molti - ovviamente tra i pochi selezionati, capitanati da Amanda Lear, ospite d'onore della serata, ma anche da due indiscusse signore della moda come Franca Sozzani e Suzy Menkez- ricorderanno per parecchio.  Un grande circo, quello messo insieme da Gaultier, con ‘La Parisienne', che in una sola passerella ha offerto al pubblico di una Roma tirata a lustro per l'occasione, come ai tempi della felliniana Dolce vita- uno dei miti del couturier- una visione di insieme della sua infallibile creatività, con poco più di 40 uscite.  Senza porsi limiti di tempo, Gaultier, per raccontare la donna parigina, spazia dalla più recente collezione esibita a Parigi ai rimandi alle creazioni del passato, sfoggiando tributi ad Amy Winehouse, alle gitane di lusso, alle donne incastonate in gabbie preziose,  fino alle bellezze in lingerie prese in prestito dalla sua ultima collaborazione con La Perla, e agli altri grandi classici che fino a qualche edizione fa sarebbe stato impossibile anche solo pensare di ammirare a Roma.  CONTESTAZIONI E APPLAUSI Cordiale, allegro, disponibile con tutti Jean Paul Gaultier ha confermato ancora una volta di essere l'antidivo della moda per eccellenza, capace di gestire di tutto, dal placement del suo parterre,  agli outfit del personale, fino, ovviamente, ai look della sfilata senza scomporsi neanche davanti alla manifestazione animalista piombata a sorpresa davanti a Santo Spirito in Sassia. Nonostante il panico all'ingresso, i cori, lo strip tease di protesta, il ritardo delle forze dell'ordine nel mettere fine alla contestazione tamponato solo dall'intervento della security dell'organizzazione e gli ospiti costretti all'ingresso da un'uscita secondaria il couturier ha mantenuto un aplomb strordinario e il sorriso fiero di chi sa di non dover dimostrare nulla come solo un grande maestro sa fare.  di Donatella Perrone

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