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Kraler, il regno di Franz e Daniela: design, tradizione e lusso

Dal loden foderato in visone rasato, ai marchi più "trendy": a Dobbiaco e a Cortina

Andrea Tempestini
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di Patrizia Busnelli Sono veramente due capitani coraggiosi Franz e Daniela Kraler, titolari dell'omonimo spazio con 200 marchi su ben 2 mila metri quadri, a Dobbiaco (in via Dolomiti 46). Ovviamente il meglio dei brand internazionali di uomo donna e bambino. Ma non è tutto. Daniela ama cercare anche accessori un po' sfiziosi tra mercatini e aziende artigianali per poi riprodurre anche solo un bottone d'argento del Tirolo, paese del marito, e posizionarlo sui suoi loden foderati in visone rasato. Tutto punta al lusso, ma un lusso discreto che spesso si nasconde in uno spolverino, realizzato però in un tessuto particolare. Il negozio nasce come dépendance con annesse scuderie dell'imperatore Francesco Giuseppe; negli anni è andato in rovina, abbandonato a se stesso. Fu così che nel 1978 Franz decise di mettersi nell'impresa di ristrutturarlo cercando di mantenere intatta qualche parte. Per il resto cercò soluzioni all'avanguardia aiutato nel progetto dagli architetti Andrea e Luca Marastoni. La parte più difficile è stata quella di dividere lo spazio su tre piani non perdendo l'obiettivo di mantenere aree di respiro senza esagerare. Il castello e le 48 vetrine sono tutte eco-sostenibili, interamente in vetro. Il successo dei Kraler è anche quello di veder entrare le persone senza paura, non è importante acquistare ma solamente potersi soffermare per un the, leggere un libro, degustare vino e cibo in un bar fatto a chiocciola, o semplicemente olfattare aromi nuovi che cambiano con il tempo, creando un'atmosfera magica. Lasciar giocare i propri bambini - accuditi da una tata dall'occhio vigile - in una nursery piena di giochi. E non è finita qui: anche i cani hanno un loro posto oltre alle varie cucce sparse un po' ovunque. Pensate che, con un sistema molto sofisticato, a seconda della luce la temperatura esterna, la musica e quant'altro cambiano e qualche volta anche le vetrine si invertono di posto. Ma la vera chicca è una «stube» in legno di cembro affidata alle cure del famoso chef stellato Chris Oberhammer, che realizza piatti particolari come gli ospiti che frequentano la stube. Ma lasciamo la parola a Daniela: «Bisogna avere agilità nel business, cercare ora  più di prima di instaurare un rapporto quotidiano con i clienti»; una ricetta che il figlio (24 enne che studia in Germania) dovrà imparare. Daniela è in parte di Cortina. Ed è per questo che possiedono un negozio proprio nel centro con brand che vanno dal prêt-à-porter sino all'alta moda. Lei è un vulcano di idee che dosa saggiamente, altrimenti addio fatturato... È proprio la coppia la chiave del succcesso. Insieme si occupano di tutto, dalla scelta alla vendita: i Kraler sono inseparabili. Si sposarono nell'86 e alla domanda, «Scusa ma quando sei a casa?»,  lei rispose «aprile e agosto». Quindi un po' di riposo te lo concedi? «No, devo organizzarmi e pensare al ballo di fine anno e alla festa di fine estate». Una vera trend setter, non è per niente eccentrica, anzi le viene spontaneo dare suggerimenti. Un esempio? Scovare insolite location, fare passeggiate a cavallo, una sciata con l'elicottero. Ma la domenica e le feste comandate indossa un abito tipicamente ampezzano. Molti clienti li richiedono e vengono fatti dalle vecchie ricamatrici. Ecco dove Daniela è attenta al dettaglio: in queste cose è speciale ma le viene naturale fa parte del suo carattere. Dietro le vecchie stalle per cavalli pronti a piacevoli passeggiate. Nel piazzale, il campo di atterraggio per sette elicotteri.

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