Gucci a Milano Moda Uomo: un romanticismo di pizzi e fiocchi per dimenticare Frida
Finalmente è arrivato il momento tanto atteso dal mondo della moda, non solo milanese: la sfilata di Gucci che, a sorpresa, segna una netta rottura con il passato. L'addio a Frida Giannini anche pubblicamente non poteva essere più marcato e forte: la stilista secondo gli accordi di fine rapporto avrebbe dovuto presentare oggi la sua ultima collezione maschile e il 25 febbraio quella femminile, ma poi le cose sono precipitate e l'uscita è stata anticipata. La designer romana doveva andare via insieme al suo compagno, e padre di sua figlia, Patrizio di Marco che del marchio fiorentino era l'amministratore delegato. Ma non potevamo immaginare che sarebbe stata buttata via anche la collezione preparata da Frida per rimpiazzarla in tutto e per tutto. Marco Bizzarri, il cinquantenne nuovo Ceo di casa Gucci, pare abbia personalmente imposto un'accelerazione mettendo il team stilistico subito al lavoro. Risultato: la passerella di oggi sembra fatta a posta per dimenticare la Giannini (in Gucci dal 2002 e dal 2006 a capo di tutta la creatività); il suo ex staff ha scelto un romanticismo urbano dai tratti ambigui, tanto che i modelli erano difficilmente distinguibili dalle modelle (ormai va moda presentare collezioni miste, maschili e femminili: lo ha fatto ieri anche Prada), tutti ugualmente sottili e con chiome fluenti, un po' alla Tadzio di Morte a Venezia. Completi slim da artista, blazer piccoli e pantaloni stazzonati, cappa e cappotto militare ma in versione quasi da disertore, con il gusto bohemien di chi vuole segnalare il proprio anticonformismo indossando t-shirt di pizzo e vere bluse femminili, perfino senza maniche, con jabot o colletto a ruches con tanto di nastrino e fiocco, che neppure lontanamente può sembrare una moderna cravatta. Ai piedi sandali o mocassini foderati di pelliccia, anche senza tallone e in versione ciabattina. Alla fine tutti in passerella, 13 stilisti con Alessandro Michele, già braccio destro di Frida e tra i papabili alla successione. Ma di nomi ne circolano ancora molti altri: dal trentenne francese Joseph Altuzarra all'italiano Riccardo Tisci di Givenchy, da Tomas Maier di Bottega Veneta alla parte femminile della coppia stilistica di Valentino, Maria Grazia Chiuri, fino all'amatissimo Tom Ford. di Daniela Mastromattei @DMastromattei