Selvaggia Lucarelli: Lapo e Goga coppia perfetta perché si mentono a vicenda
Il rampollo Agnelli e la miliardaria kazaka evitino di guardarsi i passaporti: potrebbero scoprire cose che...
di Selvaggia Lucarelli Ve lo dico subito. All'alba del nuovo anno ho maturato una convinzione sulla quale non ammetto contraddittorio: Lapo Elkann e Goga Ashkenazi sono la coppia del secolo. Mentre Belen e De Martino trascorrono i mesi dell'attesa con aria beota guardando la pancia che cresce e la farfallina che diventa un condor andino. Mentre Kate e William sorridono mesti da tutte le tazze e le parannanze del Regno Unito, la Satta dice «Sì lo voglio» a Boateng non davanti all'altare ma alla vetrina Damiani e Silvio e la Lega hanno i soliti ritorni di fiamma che neppure Elizabeth Taylor e Richard Burton, Lapo e Goga se la spassano alla grande. E vivono come se non ci fosse un domani. Un domani senza carta di credito, sia chiaro. Li guardi e capisci che sono le due metà della mela e che infatti, insieme, fanno il capitale della Apple. E anche che con ogni probabilità sarà Goga a sputare Lapo come un torsolo, alla lunga, ma questo al momento non conta, perché è talmente inebriante guardarli insieme che il finale è l'ultimo dei pensieri. L'unica perplessità è sul perché Lapo, mollata Zuzù per Goga, scelga solo fidanzate che si chiamano come una caramella gommosa o un chihuahua di Paris Hilton, ma queste sono frivolezze. Anche perché a spulciare la seppur nebulosa biografia di Goga, è evidente che la tizia è una spanna sopra tutte le ex di Lapo. Intanto, se Bianca Brandolini D'Adda era un po' cazzara (se lei è un'attrice, io sono Corrado Formigli), Goga è un'esotica kazaka. Occhi a mandorla, capello corvino e fisico statuario, come del Kazakistan prima del quindicesimo secolo non si sa praticamente nulla, di Goga prima di una certa età si sa ancora meno. Che poi, a saperla l'età. Lei dichiara di essere del 1980, ma a guardarla in foto, di fianco a Lapo, credere che sia nata dopo la Fiat 127 è un atto di fede piuttosto estremo. E ad ogni modo, in qualsiasi epoca si collochi la sua nascita, certo è che Goga è una di quelle donne che non finisce mai di stupire. Undici anni fa se ne stava appollaiata al sole sullo yacht di Briatore dimostrando di essere una vera e propria antesignana nella mirabolante arte del millantare: con un clamoroso anticipo rispetto a quella mocciosa dilettante di Ruby Rubacuori nipote-di-Mubarak, Goga si spacciò per la figlia del presidente kazako. O comunque, Briatore la raccontò così. Poi le preferì la pronipote del sindaco di Soverato Elisabetta Gregoraci e Goga sparì nel nulla. Durante il sobrio periodo di anonimato, la bella kazaka sposò un milionario californiano, per poi avere un figlio da un modesto connazionale. Un pastore delle antiche tribù kazake? No, un milionario nel settore petrolifero sposato con la figlia del presidente kazako (questa volta quello vero), che riconobbe il figlio. E che per punizione si vide sequestrati dal suocero 3 miliardi di beni. Insomma, se vi sembra che Berlusconi abbia pagato caro le sue scappatelle, in Kazakistan c'è un tizio che per qualche notte con Goga è passato dall'aereo privato a farsi ricaricare il cellulare dalla nonna. E siccome, l'avrete capito, Goga è una di quelle donne che può non sapere il tuo nome ma sa il tuo albero genealogico fino alla nona generazione, archiviato il genero del presidente, si fidanza col nipote della regina Elisabetta, il principe Andrea. Ora, il motivo per cui poi la relazione si sia interrotta non è noto, ma se tanto mi dà tanto, la regina Elisabetta all'idea di trovarsi Goga a Buckingham Palace, deve aver spiegato al principe Andrea che nel caso avrebbe preso parte alla prossima caccia alla volpe nelle campagne inglesi. Con lui nel ruolo della volpe e lei con un fucile Beretta sottobraccio. E finalmente arriviamo a Lapo, con cui fin dal primo momento è amore travolgente. Chi insinua che a colpirla siano state le origini di lui sbaglia di grosso. Amici di lei giurano che Goga pensava fosse un suo connazionale poiché dopo averlo sentito parlare in un'intervista, s'era convinta che per rispondere ai giornalisti si esprimesse in kazako. Comunque siano andate le cose, dal momento in cui si sono incontrati, i due sono inseparabili. Vanno alla prima della Scala e lui arriva direttamente col Suv nel palchetto per impressionarla. Hanno lo stesso, rigoroso gusto per il minimalismo estetico, per cui uno li vede uscire di casa e non si sa mai se sono vestiti per andare a svuotare il bagagliaio o a sposarsi a Las Vegas. Lasciano il jet privato davanti al ristorante coi grattini sul tergicristalli. Limonano a ogni angolo di strada, tanto che più di un paparazzo, stremato, ha lasciato ai due le chiavi di casa. A Capodanno vanno in vacanza al mare, in Uruguay e viene fuori che a Goga hanno rubato 3 milioni e mezzo di gioielli. Cioè, noi andiamo in vacanza al mare con due mollettoni di plastica e le havaianas fucsia, e lei parte con i gioielli di Cleopatra nel beautycase. Della serie: Goga, una di noi. E di sicuro ci attendono ancora centinaia di colpi di scena appassionanti perché, c'è da scommetterci, i due sono destinati a durare. Nella buona e nella buonissima sorte. A meno che non commettano l'errore di aprire i loro rispettivi passaporti. Lei non saprebbe come spiegargli la voce «età» e lui non saprebbe come spiegarle la voce: «professione». A meno che per un caso fortuito, «rampollo», in kazako, non significhi «uno che lavora duro».