Carlo Nordio, lui parla e le toghe rosse se ne vanno. Ma dentro l'aula applausi e "bravo!"
"Bravo", seguito da un lungo applauso e da altre parole di incitamento: il ministro della Giustizia Carlo Nordio, invitato a prendere la parola durante la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario a Napoli, ha ricevuto pieno sostegno dai magistrati rimasti in aula, mentre un altro gruppo di toghe lasciava l'aula, il Salone dei Busti di Castel Capuano, stringendo in mano una copia della Costituzione, in segno di protesta contro il governo e contro la riforma della Giustizia. A rimanere in aula ad ascoltare il ministro soprattutto avvocati.
Nonostante la "fuga", Nordio è andato avanti col suo discorso. "Il dissenso è il sale della democrazia - ha detto - e ringrazio i magistrati per aver espresso il loro dissenso in maniera composta. Ma pensare che un ex magistrato come me, che ha servito lo Stato per oltre 30 anni, possa avere l'obiettivo di umiliare la magistratura è ingiusto". Poi, rispondendo alle preoccupazioni dei giudici sulla riforma, ha aggiunto: "Vi pare che io, che per 40 anni ho fatto il pm per essere libero e indipendente, vorrei un pm sottoposto a potere esecutivo? Non avverrà mai, non in nome di questa riforma costituzionale". Infine, ha definito "doloroso" il fatto che "qualcuno possa pensare che questa riforma costituzionale sia punitiva per la magistratura".
A rispondere alla protesta è stato anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, che ha visto i giudici lasciare l'aula mentre lui parlava a Milano. "Il gesto degli esponenti della magistratura associata di lasciare l'aula al momento dell'intervento del rappresentante del governo è impegnativo ed è carico di significato - ha commentato -. Non è originale: è stata una forma di protesta sperimentata una ventina di anni fa in occasione di altre leggi, quella volta ordinarie, di riforma della giustizia". In ogni caso, ha spiegato che la forma di protesta, "benché ripetuta non può lasciare indifferenti". E ancora: "Evito qualsiasi commento polemico, che sarebbe facile, ma non servirebbe a granché".