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“Todos lo Saben”. In Senato il documentario sul Venezuela nel giorno dell'insediamento

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Presso la Sala Caduti di Nassiriya si è tenuta la proiezione del docu-film “Todos lo Saben”, evento organizzato dalla Senatrice Cinzia Pellegrino, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione straordinaria per i Diritti umani, in concomitanza con il discusso insediamento di Nicholas Maduro. L’Europa e gran parte del mondo occidentale non riconoscono il terzo mandato di Maduro ma Edmondo González Urrutia, candidato di opposizione, che rivendica la vittoria con oltre il 65% delle preferenze.

“Todos lo Saben” è stato realizzato partendo da quanto è accaduto in Venezuela il 28 luglio, quando i cittadini sono stati chiamati al voto. Racconta anche il prima e il dopo di un Paese che vuole cambiare e lo fa attraverso le voci del popolo e della leadership politica che ha invitato alla protesta contro Maduro. In Venezuela è in corso è una resistenza e nel documentario viene mostrato come i cittadini stanno combattendo per le proprie libertà.

“Maduro ha sequestrato il Venezuela per 25 anni, ha segregato un popolo e le sue ricchezze, e lo ha fatto non solo con il supporto del narcotraffico, ma anche con la complicità dei Paesi socialisti amici: la Cuba di Castro, il Foro di San Paolo, il Grupo de Puebla. Le elezioni del 28 luglio hanno spezzato questa catena di oscurità e privazione e hanno legittimamente consegnato la Presidenza della Nazione ad Edmundo Gonzales Urrutia. L’ostinazione di Maduro a non accettare la sconfitta e ad insediarsi ad ogni costo è un'ulteriore prova di quanto il regime si fa beffa delle leggi”, ha dichiarato la senatrice Pellegrino. “Noi siamo qui oggi a chiedere ancora una volta il rispetto del voto, del mandato del popolo venezuelano che nelle urne ha scritto la storia. Basta paura, basta oscurità alimentate dal socialismo, che da sempre raggiunge solo questi obiettivi: impoverire sempre più il Paese dove regna e privare dei diritti fondamentali i propri cittadini.Quello di Maduro non solo è il sogno socialista che si disgrega ancora una volta, ma anche la fine di un regime corrotto, dedito al narcotraffico per autosostenersi, che assassina, sequestra e ruba le ricchezza di una terra meravigliosa che può e deve tornare a sperare in un futuro migliore”, ha concluso.

Presente all’incontro anche la senatrice Stefania Pucciarelli, Presidente della Commissione Diritti Umani del Senato, che ha voluto porre l’attenzione sul fatto che in questo momento cruciale “dobbiamo far sentire la nostra voce accanto a quella dei venezuelani che lottano per la libertà, la democrazia non è solo un principio ma è una responsabilità Che dobbiamo difendere con determinazione Nella speranza che venga ristabilito lo stato di diritto tanto agognato dal popolo venezuelano”. Per la senatrice Pucciarelli c’è “il rischio che il Venezuela veda un ulteriore deterioramento della democrazia, con conseguenze devastanti per la popolazione e la stabilità regionale”. L’onorevole Carlo Fidanza, vicepresidente EuroLat, ha ricordato la repressione degli ultimi giorni, che ha portato a 16 arresti, tra i quali quello della leader dell'opposizione, e premio Sacharov 2024, Maria Corina Machado. “Oggi il regime, mentre Maduro giura in maniera illegittima nello sconcerto di tutta l'Europa e l'Occidente, torna a minacciare gli oppositori dicendo che sono a conoscenza della nuova posizione di Machado. Non possiamo accettare in silenzio che un intero Paese venga preso con la forza da parte delle squadracce rosse di Maduro”, ha dichiarato l’europarlamentare, sottolineando che l’Europa e l’Italia non riconoscono il governo di Maduro. Felipe Zoghbi, responsabile Piattaforma Unitaria Democratica Roma, ha chiesto aiuto rivolgendosi a “alle Democrazie più consolidate del mondo e in particolare dell'Europa” per “consolidare la vittoria”. Da venezuelano, ha detto durante l’incontro, “non ci fermeremo finché la libertà non sarà diventata realtà. Da oggi non siamo più opposizione, comunque vada”. Mariela Magallanes, Deputata Assemblea Nazionale 2015 de Venezuela, ha ringraziato per la partecipazione alla giornata, “durante la quale abbiamo ricevuto anche il sostegno della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e della Sottosegretaria agli Affari Esteri del governo italiano” e spiegato che, “mentre si consolida la distribuzione e la visione del documentario, siamo testimoni del fatto che Maduro ha consolidato il colpo di Stato: oggi è più illegittimo che mai. La nostra lotta è tornare alla libertà, fino alla fine, accompagnare la nostra leader María Corina Machado, i nostri connazionali in Venezuela che rischiano tutto con il desiderio di libertà, e continuare dall’estero a essere una voce per la democrazia e la libertà”.

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