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Gabriella Silvestri si racconta. E nel 2025 parte il tour con “La stella di San Lorenzo"

Annamaria Piacentini
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Fascino, talento e savoir faire. Gabriella Silvestri è un'attrice a tutto tondo, che non smette mai di stupirci. Ha lavorato con i grandi registi, come Ettore Scola nella serie televisiva “Storia di una famiglia perbene”, in onda su Canale 5, a teatro interpretando ruoli difficili, come nella commedia “La stella di San Lorenzo”, di Gianni Clementi, che porterà in tour nel 2025 anche a Milano.    

Gabriella, oltre al teatro, lei ha avuto ruoli importanti anche in tv. Tra i tanti appuntamenti cosa ricorda di più?

“Sotto la regia di Stefano Reali ho girato la fiction “Rimbocchiamoci le maniche”, con Sabrina Ferilli, un'attrice e una donna che stimo. È stata un'esperienza splendida. Un mix tra teoria e tecnica, che mi ha lasciato il segno”.

Ha lavorato anche con Ettore Scola nella serie: “Storia di una famiglia perbene”.

“Avevo il ruolo di una suora, Linda. La storia era basata sull'omonimo libro di Rosa Ventrella. Andò in onda su Canale 5”.

Altra serie tv è stata” Fragili”, in onda su Mediaset e diretta da Raffaele Mertes : perché ha avuto tanto successo?

“La storia ruotava intorno allo “scontro” e confronto tra due generazioni, una fatta di anziani ospiti in una casa di cura, l’altra di giovani problematici di una comunità educativa. Ha avuto un ottimo indice di ascolto. Non era un racconto di fantasia, ma partiva da un fatto realmente accaduto”.

Il pubblico attende la seconda serie: ci sarà?

“Il set della seconda serie si è appena concluso. I personaggi amati dal pubblico torneranno sullo schermo, per raccontare quella Casa famiglia dove la gente debole vuole superare tutte le avversità. Come una madre alcolizzata che sta cercando in tutti i modi di riprendere il rapporto con il figlio Edoardo”.

Tra scene reali e vita vera, Gabriella Silvestri come si pone al cospetto della vita?

“Credo nel futuro perché amo il mio lavoro. Ci sono tanti ruoli da poter interpretare, ma per le donne è sempre difficile riuscirci sia nel teatro che nel cinema”.

A proposito del teatro, ha appena terminato a Roma la commedia “La stella di San Lorenzo”, con la regia e l'interpretazione di Matteo Vacca. È finita con una standing ovation: la tournée proseguirà in altri teatri?

“Nel 2025 ripartiamo, le prime due tappe sono Modena e Milano, ma siamo in attesa di nuove location. È scritta dal drammaturgo Gianni Clementi, ambientata nel '43-'44, durante la guerra.”

Parla di una storia di sesso tra una donna e un prete...che rimangono sotto il crollo della Chiesa durante un bombardamento, giusto?

“Il prete non ricorda nulla, o finge di non ricordare l'amplesso con una donna. Mentre lei vuole cercare aiuto. Sentono delle voci, c'è gente che chiama il prete. Ma lui non risponde, lei neanche. Decidono di non salvarsi. L'orgoglio, il pudore e la dignità, sono più forti di tutto”.

Una curiosità: nella vita ha avuto più rimpianti o più rimorsi?

“Credo che tutti noi abbiamo dei rimpianti o dei rimorsi. In fondo, dobbiamo arrenderci al gioco della vita. Anche il linguaggio seduttivo può essere fortemente critico”.

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