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Donald Trump al Super Bowl? Indiscrezioni clamorose: quell'orgasmo sul maxi-schermo...

Tommaso Lorenzini
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Donald Trump sarà il primo presidente Usa ad assistere al Super Bowl, la finale del campionato Nfl in programma a New Orleans (visibile su Dazn e Italia 1 dalle 00.15), quel football americano che ogni prima domenica di febbraio ipnotizza gli Stati Uniti (circa 123 milioni telespettatori) e trasforma l’evento sportivo per club più importante al mondo (8 miliardi di ricavi, la Champions ne vale 3) in un fatto di politica, spettacolo, società.

Un affresco talmente profondo dell’America che il modo più immediato per leggerlo sono i numeri, a partire dalla sicurezza (oltre duemila agenti e specialisti schierati, divieto assoluto di droni in città) attorno al Ceasars Supedome, impianto che nel 2005 divenne rifugiò salvifico per gli sfollati dall’uragano Kathrina.

Chi si sfida? Da una parte i Philadelphia Eagles del quarterback Jalen Hurts e dell’imprendibile running back Saquon Barkley. Un solo trionfo, nel 2018, quando poi la squadra rifiutò il canonico invito alla Casa Bianca dello stesso Trump in solidarietà all’inginocchiamento di alcuni giocatori all’inno nazionale contro le violenze sui neri. E di questo si parla ancora dopo che la scritta “End Racism” (basta razzismo) verniciata a fondo campo sarà sostituita da “Choose Love” (scegli l’amore) pare per compiacere la nuova linea Trump: polemica farlocca, dato che proprio la scritta Choose Love da tempo campeggia sui caschi di tanti giocatori...

Dall’altra parte ecco i campioni in carica Kansas City Chiefs della stella totale Patrick Mahomes, quarterback che vuol guidare i suoi al terzo titolo di fila (mai riuscito a nessuno) assieme al ricevitore principe Travis Kelce, un marcantonio di 196 cm per 113 kg, compagno e prossimo al matrimonio nientemeno che con Taylor Swift (ma c’è chi dice che sia tutto finto), regina della musica statunitense il cui endorsement per Kamala avrebbe dovuto spostare il voto alle Presidenziali... Tiferà Chiefs, lei che è originaria di Berks County, vicino a Phila, e anni fa si era pure esibita con la maglia degli Eagles.

 

E Elon Musk? Si farà “vedere”, anche se non dal vivo. Pare che abbia comprato di tasca propria cinque dei famosi spot pubblicitari (costo record di 8 milioni di dollari l’uno, per 30 secondi di durata) per denunciare gli sprechi dell’amministrazione statale portati alla luce dal programma Doge da lui diretto. Gli spot, si diceva, tanto salati quanto terreno di sfida fra i creativi. C’è curiosità attorno a quello di OpenAI, che dovrebbe presentare varie novità, ma fra i più attesi e saporiti sarà quello della maionese Hellmann’s. Perché? Perché ha ingaggiato Billy Crystal e Meg Ryan per riproporre la scena dell’orgasmo simulato al ristorante del film «Harry, ti presento Sally». E, al termine dello spot, sarà la sexy attrice Sydney Sweeney a pronunciare la battuta: «Prendo quello che ha preso lei».

Il consueto show musicale dell’intervallo sarà appannaggio del rapper Kendrick Lamar, ma gli americani si diletteranno soprattutto col cibo: la stima è di un miliardo e mezzo di alette di pollo consumate e oltre un miliardo di litri di birra, molta della quale light: ma non pare proprio il caso di “attenzione all’alimentazione”.

 

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