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Cecilia Sala, "l'errore di molti giornalisti occidentali compresa lei": cosa diceva dell'Iran

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Anche l’associazione Italia-Iran condanna l’arresto della giornalista italiana Cecilia Sala avvenuto il 19 dicembre: «Condanniamo l’arresto e confidiamo nelle istituzioni italiane per la sua pronta liberazione ed il suo rimpatrio».

L’Associazione Italia-Iran rileva «come in passato nei suoi reportage dall’Iran Cecilia Sala avesse descritto una apparente apertura del regime della Repubblica islamica. Il suo arresto dimostra purtroppo l’infondatezza di questa analisi e l’errore in cui spesso incorrono diversi giornalisti occidentali. Il fatto che la giornalista Cecilia Sala sia ora rinchiusa in una cella d'isolamento di un carcere del regime iraniano degli ayatollah dimostra plasticamente che la Repubblica islamica non è riformabile e che il raggiungimento della libertà per il popolo iraniano passa solo attraverso l’abbattimento del regime oscurantista, fondato quarantacinque anni fa da Khomeini, sulle ossa e sul sangue di milioni di iraniani».

 

 

 

Ieri è arrivata anche la condanna della rappresentanza del Consiglio nazionale della resistenza iraniana in Italia: «Il terrorismo e la presa in ostaggio delle persone - si legge in un comunicato - sono le due leve praticate da sempre in politica estera della dittatura religiosa al potere in Iran, strumenti utilizzati per ricattare, ottenere vantaggi e liberare i suoi terroristi e criminali arrestati all’estero. Bisogna agire con decisione contro questo regime per porre fine al circolo vizioso del terrorismo».

 

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