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Svezia, "preparare 30mila tombe": l'incubo della guerra con la Russia

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I venti di guerra soffiano sempre più forti in Europa: la minaccia è sempre quella russa. A Goteborg, la Chiesa di Svezia è stata infatti incaricata dall’Agenzia nazionale per le emergenze civili (Msb) di prepararsi a un’eventualità drammatica: la possibilità di dover seppellire fino a 30mila soldati in caso di guerra o di un grave disastro. L'ordine è quello di preparare 30mila tombe.

La notizia, riportata dal Nordic Times, evidenzia come le autorità svedesi stiano prendendo in considerazione scenari estremi, inclusi quelli legati a un conflitto militare con la Russia, una possibilità che i leader del Paese sembrano considerare sempre più concreta. Soltanto pochi giorni fa, sempre in Svezia, il governo aveva distribuito un opuscolo che spiegava alla popolazione come affrontare i primi tre giorni di un eventuale conflitto.

 

Secondo il Nordic Times, l’Msb ha esortato chiese e impresari funebri a organizzarsi per garantire la disponibilità di terreni adeguati, così da poter far fronte a un numero elevato di morti in tempi brevi. La Chiesa luterana di Svezia, che gestisce la maggior parte dei cimiteri a Goteborg, sta quindi lavorando su un piano per affrontare questa eventualità senza precedenti.

“Dobbiamo essere pronti a seppellire soldati caduti. Questa per noi è una novità iniziare a prepararci adesso", ha spiegato Katarina Evenseth, responsabile per i cimiteri della Chiesa di Svezia. Secondo Evenseth, l’Agenzia nazionale per le emergenze civili ha chiesto alla città di Goteborg di mettere a disposizione dieci ettari di terreno per creare nuovi spazi destinati alle sepolture. Questo piano dovrebbe essere sufficiente a coprire l’equivalente del 5% della popolazione della città.

Una caratteristica particolare delle tombe di guerra, ha spiegato Evenseth, è la possibilità di trasferire i corpi dei soldati caduti nei loro Paesi d’origine o nelle loro città di provenienza quando la situazione tornerà alla normalità. “La particolarità delle tombe di guerra è che le salme dei soldati caduti dovrebbero poter essere eventualmente trasferite nei loro Paesi d'origine o nelle loro città di provenienza quando la situazione sarà di nuovo calma,” ha concluso, intervistata dalla radio pubblica Sveriges Radio. Una pianificazione inquietante, spaventosa, e che riflette perfettamente il clima di crescente tensione geopolitica e la necessità, per la Svezia, di prepararsi a scenari di crisi che fino a poco tempo fa sarebbero sembrati impensabili. L'ombra di Vladimir Putin si fa sempre più consistente.

 

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