"La Svizzera si è annessa la Lombardia": panico in Canton Ticino per la docu-fiction
"Storie" fa il pieno di ascolti sulla tv della Svizzera italiana raccontando le trattative tra Roma e Zurigo per l'annessione di Milano. E nel cast c'è anche Gad Lerner
"La Svizzera si è annessa la Lombardia". E nel Canton Ticino davanti alla tv impazziscono: chi di gioia, chi di preoccupazione. Tutto merito di una docu-fiction della televisione della Svizzera italiana, come racconta Claudio Del Frate sul Corriere della Sera. Quella trasmissione, Storie firmata dal produttore Luca Jaeggi e dal regista Fulvio Bernasconi, domenica sera ha fatto il botto: 31,4% di share (contro la pur ottima media del 20%) e centralini telefonici in tilt. "E' tutto vero?", chiedevano i telespettatori. Perché quel programma era fatto bene, benissimo. Roba da Orson Welles e l'invasione dei marziani. C'è anche Lerner - La storia è semplice: nel marzo 2012 l'attuale ministro della Difesa svizzero Ueli Maurer dichiarò che la fusione tra Svizzera e Lombardia si poteva fare, anche perché al 90% gli scambi tra Zurigo e l'Italia erano al 90% proprio con la regione-locomotiva della nostra economia. La Lega Nord esultò, poi non se ne fece nulla. Ma Storie riparte da lì e riscrive la storia: vertici anti-crisi tra Berlusconi, Tremonti e Romano Prodi per esaminare l'opzione "vendita della Lombardia". La banca Goldman Sachs che fa saltare la trattativa, un funzionario del governo di Berna che tenta di sabotare i computer dell'istituto finanziario e viene ucciso. Un complotto, una spy story pazzesca. E con un realismo totale: nella docu-fiction recitano, interpretando se stessi, personaggi come il sindaco di Lugano Marco Borradori, l'ex presidente della Confederazione elvetica Moritz Leunberger, addirittura il giornalista italiano Gad Lerner. Tutti a parlare, seriamente, dell'annessione della Lombardia come un fatto concreto, un'ipotesi sul tavolo. "Tutta la prima parte del racconto è molto realistica - se la ride il produttore Jaeggi -, ma il finale vira decisamente nel grottesco: ci siamo concessi un divertissement". Svizzeri inorriditi - Fantapolitica, dunque, ma gli svizzeri quando si parla di italiani rizzano sempre le orecchie: sia per il rischio immigrazione sempre alta, sia perché se veramente la Svizzera annettesse la Lombardia cambierebbero tutti i delicati equilibri del Paese, che passerebbe da 8 a 18 milioni di abitanti con il ceppo linguistico italiano in clamoroso vantaggio. Senza parlare di Milano, nuova capitale morale e politica di una Svizzera italianizzata. E infatti molti telespettatori si sono detti allarmati e inorriditi dalla prospettiva. Ma è solo cinema, purtroppo o per fortuna.