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Alti, biondi e con la gobba formosa:è l'elezione di Mister Cammello

L'originale concorso di bellezza premia il quadrupede gobbuto più bello degli Emirati Arabi Uniti

Matteo Legnani
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Sono alti, slanciati, biondi ed eleganti. Topmodel? No, cammelli. Noi probabilmente non sapremmo distinguere un bel cammello da uno brutto, ma i giudici dello spettacolare concorso di bellezza per cammelli «Mazayin», sì. Ad Al- Dhafra, regione occidentale degli Emirati Arabi Uniti, ogni anno ha luogo quello che è annunciato come il più grande concorso di bellezza di cammelli mai esistito (se non l'unico). Certo, capisco che una strada polverosa nel deserto è uno degli ultimi luoghi dove ci si aspetta di trovare un concorso di bellezza, normalmente, lì non c'è altro che sabbia. Ma l'Al-Dhafra Festival, celebrazione del legame antico tra l'uomo e le «navi del deserto» che hanno tradizionalmente fornito i beduini di cibo, indumenti e trasporto, ha riempito il deserto arido con gli allevatori e le loro mandrie, alcune delle quali giunte da stati remoti come Qatar, Arabia Saudita e Bahrain. Il clou della manifestazione, che attira più di 1.500 proprietari di cammelli e 25.000 cammelli provenienti da tutta la penisola araba Al Dhafra, circa 150 km a ovest di Abu Dhabi, è proprio il concorso di bellezza per cammelli. Cammelli di differente età e tipo gareggiano in ben 48 categorie, vincendo un premio totale di 50 milioni di dirham, l'equivalente di circa 10 milioni di dollari. Direte: «Ma i cammelli sono davvero degli animali da considerare belli?», abbiamo sentito tutti dire che la bellezza è negli occhi di chi guarda, per un amante del cammello, la bellezza è un collo lungo e largo, orecchie solide, lunghi baffi, gambe dritte e forti e una gobba formosa. La testa è la caratteristica più importante - dovrebbe essere grande, con un naso prosperoso. Poi c'è lo spazio tra le dita dei piedi, che è un'altra caratteristica fondamentale che i giudici dei concorsi prendono in seria considerazione. Le gare si svolgono durante i mesi invernali nei paesi arabi. Ma per i partecipanti il festival è qualcosa di più dei 50 milioni di dirham in palio, si tratta di una competizione tra le tribù per prestigio e status. Centinaia di famiglie provenienti da tutto il Golfo vi partecipano, nessuna di quelle famose per l'allevamento di cammelli nella regione manca. In gioco c'è l'orgoglio nazionale e il nome della famiglia. di Flora Cappelletti

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