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Palestina, ecco il primo sexy shop

L'imprenditore che lancia il progetto: "Non è solo sesso, voglio promuovere l'amore"

Valerio Castorelli
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L'imprenditore arabo Ashraf Alkiswani ha lanciato il primo sexy shop palestinese (online): "Il nostro obiettivo è quello di offrire una gamma di prodotti di buon gusto per contribuire a ravvivare la purezza e la passione tra le coppie sposate". Questo è ciò che si legge sul sito "Karaz" (ciliegia, in arabo). Alkiswani ha utilizzato un editto religioso, cioè una fatwa, e così ha ottenuto l'approvazione dei religiosi, incontrando 3 sheikh in una moschea di Ramallah.  "Promuovere l'amore" - Il suo obiettivo ha spiegato al The Guardian, è quello di promuovere l'amore e la gioia nell'esprimere l'amore. "Non si tratta solo di sesso'', dice al quotidiano britannico. "E' un progetto sociale", afferma il 30enne l'imprenditore palestinese. Si tratta di un "tentativo di costruire ponti tra le lacune che separano moglie e marito, migliorando l'armonia sessuale che porta a matrimoni piu' felici, fa diminuire i divorzi e l'infedelta". Ultimo tango a La Mecca -  L'imprenditore, con vibratori e gel lubrificanti, spera di attirare clienti da tutto il mondo arabo nella città di Ramallah. "Sono orgoglioso di promuovere le relazioni sane e la comunicazione aperta offrendo uno spettro di ausili coniugali che aiutano i mariti e le mogli a mantenere uno stile di vita intimo. La pornografia e la volgarita' non riguardano i nostri prodotti", conclude il palestinese. 

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