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Emmanuel Macron smascherato da Tusk: "Non pensa all'Europa, ma alla Francia"

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Donald Tusk, nell'ultimo quinquennio presidente del Consiglio europeo, è stato eletto dall'ultima assemblea alla presidenza del Partito popolare europeo, il primo raggruppamento a Strasburgo. Dopo l'investitura, ha parlato con una schiera di giornalisti, tra cui quelli del quotidiano torinese La Stampa. Tusk, oltre a chiudere la porta del Ppe in faccia ai sovranisti di Salvini e Lepen, ne ha avute anche per un difensore dell'europeismo come Emmanuel Macron.  Per approfondire leggi anche: Emmanuel Macron, disastro internazionale. Ripreso di nascosto, sfotte Trump. Finisce in disgrazia All'inizio, Tusk ha elogiato il presidente francese, dichiarando di apprezzarne "l'energia, l'ottimismo e la dedizione all'Europa" e definendolo "una speranza per l'Ue, nonché uno dei maggiori difensori della democrazia liberale", però... Tusk inizia l'affondo contro Macron criticandone le recenti uscite sulla Nato (definita dal francese "morta cerebralmente"), i cenni d'intesa con la Russia di Putin e il veto che ha bloccato il processo di allargamento agli Stati balcanici. "Se vogliamo considerarlo futuro leader dell'Europa -conclude Tusk- deve essere più responsabile: pensare meno agli interessi francesi e più a quelli europei".

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