Jeffrey Epstein morto suicida: accusato di abusi su minori il finanziere si uccide in cella
Jeffrey Epstein, il miliardario americano accusato di decine di casi di abusi sessuali su minorenni, si è suicidato in carcere. A riferirlo è stata la Nbc. Il suo corpo è stato rinvenuto intorno alle 7.30 di sabato mattina: secondo l'azienda radiotelevisiva statunitense, il finanziere si sarebbe impiccato in cella. Il miliardario amico di Bill Clinton e Donald Trump era stato messo sotto osservazione per timore che si suicidasse dopo che due settimane fa era stato trovato privo di conoscenza in una cella al Metropolitan Correctional Center di Lower Manhattan con evidenti segni sul collo. Leggi anche: Epstein, anche la modella italiana accusa il finanziere: "Cosa mi ha salvato" L'uomo, arrestato il 6 luglio all'atterraggio negli Stati uniti del suo aereo privato in arrivo dalla Francia, era in attesa di essere processato con l'accusa di traffico sessuale e di transazioni sospette. Per lui poteva essere contemplato anche l'ergastolo. Nel 2008 il finanziere era già stato condannato in Florida per incitamento alla prostituzione ma se l'era cavata con un patteggiamento e un solo anno di condanna, scontato in semilibertà.