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Koldinda Kitarovic, una leader senza euro a capo della Commissione europea

Cristina Agostini
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I 28 capi di Stato e di governo della Unione Europea continuano a trattare. Il braccio di ferro sulla nomina dei presidenti di Commissione, Consiglio europeo e Banca Centrale Europea più quella del "ministro" degli esteri e responsabile della politica di sicurezza è destinato a durare per molto tempo. Ore e ore di discussioni, infatti, non sono bastate per trovare la quadra. siamo ancora in alto mare. Due le novità. La prima è che la candidatura del tedesco Weber alla presidenza della Commissione è affossata: c' era il no di Macron ma in ogni caso Weber non ha la maggioranza in Parlamento. La seconda novità è l' emergere di una candidatura croata: il premier Andrej Plenkovic o la presidente Kolinda Grqabar-Kitarovic. Entrambi del Partito popolare europeo. In questo caso sarebbe davvero singolare se a guidare l' Europa fosse il leader di un Paese che è fuori dall' euro. Resta comunque un grande interrogativo: a un certo punto Francia e Germania caleranno un "asso" concordato? Leggi anche: "In Ue per sbaglio, al governo per caso". La Meli fa a pezzi il premier Conte in diretta  Il presidente francese EmmanuelMacron ha sostenuto Barnier (negoziatore per la Brexit), ma un francese a Palazzo Berlaymont facilmente apre la strada al tedesco Weidmann alla guida della Banca Centrale Europea, eventualità alla quale si oppongono in molti (l' Italia in primo luogo). Per il Consiglio, invece, guadagna punti il premier olandese Mark Rutte, liberale. A questo punto la casella degli "esteri" andrebbe a un socialista: il più quotato è il candidato olandese alla presidenza della Commissione Ue, Frans Timmermans. Per quanto riguarda gli altri fronti sul tavolo, sta circolando la bozza per una Europa «a zero emissioni nette» entro il 2050. Nel testo, i leader chiedono di portare avanti i lavori «sulle condizioni, gli incentivi e il quadro di riferimento da mettere in atto per determinare come garantire una transizione verso una Ue climaticamente neutrale entro il 2050».  

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