Silvia Romano, la fuga di notizie dopo l'ultimo arresto in Kenya: la rabbia degli inquirenti, il loro timore
Nella giornata di martedì, una svolta nel caso di Silvia Romano, la volontaria italiana rapita in Kenya. È stato infatti arrestato "l'elegante", soprannome di Ibrahim Adan Odar, uno dei tre che la polizia aveva identificato dopo il rapimento della ragazza. Su di lui e sui suoi complici c'era una taglia da 8.600 e non è noto, ad ora, se qualcuno la abbia incassata. Lo chiamano l'elegante perché nel quartiere, poverissimo, in cui viveva spiccava per il valore dei suoi vestiti. Ma non è tutto così chiaro dietro al suo arresto. Già, come sottolinea il Corriere della Sera si è trattato di una "strana operazione". Tanto che gli investigatori kenyoti sono furibondi. L'uomo, forse, andava solo pedinato e non bloccato: per certo non volevano che uscisse la notizia del suo arresto, in attesa che collaborasse. Circostanza, quella della collaborazione, che ora appare più improbabile. Leggi anche: Silvia Romano e l'incubo-Somalia: il ruolo del sole Al contrario, voci sul blitz hanno preso a circolare da lunedì su Twitter, fino alla conferma di un ufficiale della polizia amministrativa, organo che non partecipa alle indagini, dopo la telefonata di un giornale di Nairobi, sottolinea sempre il Corsera. Il dubbio è che la fuga di notizie sia legata agli arresti avvenuti in precedenza, quello di un guardaparchi e di due poliziotti che, si ipotizza, avrebbero aiutato la banda di sequestratori. Un ufficiale di polizia riferisce che Odar, al momento dell'arresto, è "parso sorpreso". Così come sorprende il luogo della cattura, un paesino dell'entroterra spostato rispetto al confine con Somalia e Dakacha Forest, dove si concentrano le ricerche di Sivlia. Ora, l'uomo, sarebbe stato portato in una cella di massima sicurezza, forse a Mombasa: starebbero provando a convincerlo a parlare. Certo, gli arresti degli ultimi giorni fanno pensare che la svolta sia imminente. Ma la fuga di notizie sulla cattura dell'"elegante", come detto, crea non pochi grattacapi in ambienti investigativi.