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Datagate, è scontro tra Usa e Francia: convocato l'ambasciatore americano

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Edward Snowden

Le telefonate dei francesi sarebbero state spiate dai servizi per la sicurezza americani

Francesca Canelli
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Le informazioni secondo cui l'Agenzia di sicurezza nazionale americana (Nsa) avrebbe intercettato e spiato le telefonate dei francesi hanno scatenato una guerra sul piano diplomatico tra Francia e Usa. I dati sono stati dichiarati "scioccanti" dal ministro degli Interni francese, Manuel Valls. "Richiederemo spiegazioni", ha aggiunto commentando le rivelazioni svelate dal quotidiano Le Monde. Subito dopo il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius, ha annunciato di aver convocato l'ambasciatore degli Stati Uniti a Parigi. Un mese di intercattazioni, svelate dalla talpa del Datagate, Edward Snowden. E tra i documenti figura, sempre secondo Le Monde, anche un grafico sull'ampiezza dei movimenti di spionaggio in Francia. Sarebbero circa 70,3 milioni i dati francesi di cui si sono impossessati i servizi americani, tra il 10 dicembre 2012 e l'8 gennaio 2013. Mancano, però, intercettazioni tra il 28 e il 31 dicembre e tra il 3 e il 6 febbraio. Le Monde ricorda, ome nel primo intervallo vuoto al Congresso si votasse proprio la "sezione 702 della legge sullo spionaggio elettronico all'estero", mentre non avanza ipotesi per il secondo. La Nsa, scrive il sito di Le Monde, "dispone di diversi modi di raccolta. Quando certi numeri di telefono vengono usati in Francia, questi attivano un segnale che fa scattare automaticamente la registrazione di alcune conversazioni. Questa sorveglianza recupera anche gli sms e il loro contenuto in base a parole-chiave". I documenti in possesso del quotidiano francese "forniscono sufficienti spiegazioni da far pensare che gli obiettivi della Nsa riguardano sia persone sospettate di legami con il terrorismo che individui presi di mira per la loro semplice appartenenza al mondo degli affari, della politica o dell'amministrazione francese".  

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