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Siria, donne da tutto il mondo araboper fare sesso coi miliziani

E ora nascono bambini dal padre ignoto. La denuncia del ministro tunisino: "Basta viaggi a Damasco"

Roberto Procaccini
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Donne arabe di tutte le età (anche giovanissime di 13 anni) partite per la Siria per portare sollievo sessuale ai combattenti islamici con la benedizione dell'Imam. E che ora mettono al mondo bambini dal padre ignoto che si potrebbero definire "figli della Jihad", come negli anni 40 si definiva "figli della guerra" la progenie italiana dai soldati americani. E' Lofti Bin Jeddo, ministro degli Interni delle Tunisia, a denunciare di fronte all'assemblea costituente del suo Paese il fenomeno. Ministro che recentemente è stato sommerso dalle critiche dei militanti islamici per aver stretto le maglie per ricevere il visto per Damasco. Jihad sessuale - "Musulmane, volate a Damasco ad alleggerire le pene dei combattenti". Appelli di questo tenore sono circolati su diversi siti islamici, appelli ispirati Al-Arifi, imam vicino alla brigata Al Nusra, gruppo in lotta contro il regime di Assad. L'intuizione dell'imam è semplice: l'attività sessuale aiuta i miliziani a scaricare la tensione nelle ore libere dal combattimento. Ma Al-Arifi, perché la sua idea non sembrasse troppo volgare alla donne interessate (il muftì di Tunisi l'ha definita una forma di "prostituzione"), ha trovato anche l'espediente per inquadrare nella rispettabilità coranica il sacrificio femminile. A quante si prestano a questa forma di volontariato, viene dispensato il Jihad al Nikah, una forma di matrimonio breve, anche di poche ore, che copre la durata dell'amplesso. Problema sociale - Intanto, è la denuncia del ministro degli Interni tunisino, nei paesi del Maghreb vengono al mondo figli di padre ignoto. "Queste donne hanno rapporti anche con 20, 30 o 100 combattenti", ha spiegato. Ma Lofti Bin Jeddo non intende limitare i viaggi in Siria per le sole volontarie: stretta anche sui visti per quegli uomini che a Damasco "vanno a imparare come si saccheggia un villaggio", sono le sue parole.

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