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Norvegia, elezioni: vince l'estrema destra dopo 8 anni

E' quasi certa la vittoria di Erna Stolberg, condottiera dei conservatori: "Coalizione col partito populista anti-immigrazione"

Francesca Canelli
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Aria di cambiamento in Norvegia. Chiamati ieri e oggi alle urne per la prima volta dopo la strage di Utoya di due anni fa, i cittadini norvegesi hanno ampiamente premiato la coalizione di destra di Erna Solber, che ha parlato di "vittoria storica". Il partito ha già comunicato che la linea politica che adotterà sarà di stretta osservanza conservativa, con una coalizione con il partito populista anti-immigrati. Partito di cui fece parte Andres Breivik, lo stragista di Utoya condannato a 21 anni di prigione (massima pena in Norvegia) Ad essere scalzato dal potere il progressista Jens Stoltenberg, che ha guidato il paese per 8 anni.  Le votazioni - Il risultato definitivo non è ancora stato pronunciato, ma sono oltre la metà i voti già scrutinati. Le proiezioni assegnano alla coalizione di quattro partiti di destra - fra cui il populista Partito del Progresso, i Democratici cristiani e i Liberali - guidati dal Partito Conservatore della Solberg prendono 99 seggi sui 169 totali (la maggioranza assoluta è di 85), mentre ne vanno 69 alla coalizione di centrosinistra di Stoltenberg, che ha riconosciuto la sconfitta e annunciato le dimissioni, previste in ottobre.  Le ipotesi per il futuro - La Norvegia, paese considerato slegato dall'Europa, non facendo parte nè dell'Ue, nè dell'euro, è così a una svolta. Un paese legato al petrolio, visto dagli occidentali come patria del benessere, con un tasso di crescita del 2,5% nel 2013 e tassi di disoccupazione ridicoli, che nasconde però crepe interne. Alla vigilia del voto i commentatori dei giornali norvegesi hanno tutti messo in evidenza che la vittoria della destra non va ricercata negli errori di Stoltenberg, ma nella voglia di cambiamento dell'elettorato.  

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