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Siria, Assad: "Ritorsioni in caso di attacco"

Bashar Assad

Il presidente siriano intervistato da una tv statunitense: "Se Usa e Francia ci invadono reagiremo spalleggiati dall'Iran e dagli Hezbollah"

Andrea Tempestini
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Il presidente siriano Bashar Assad alza ulteriormente la tensione e minaccia una ritorsione in caso di attacco degli Stati Uniti. Assad avverte che in caso di intervento armato di Usa e Francia, gli amici della Siria, le milizie libanesi di Hezbollah e l'Iran (tutti uniti dalla comune fede sciita) effettuerebbero rappresaglie militari (con la Siria si schiera anche la Russia di Vladimir Putin). Dopo l'intervista della settimana scorsa al francese Le Figaro, il dittatore parla ancora con i media occidentali, con l'emittente americana Cbs. Il presidente siriano ha ribadito di non essere dietro l'attacco con armi chimiche del 21 agosto, ripetendo che non ci sono prove dell'evento. Secondo Assad - ha riferito Charlie Rose, autore dell'intervista - un attacco potrebbe diminuire le capacità delle sue truppe (come vorrebbe Barack Obama) ma così facendo si concederebbe un vantaggio alle frange qaediste dell'opposizione. L'intervista è stata registrata nel palazzo presidenziale di Damasco, e sarà trasmessa integralmente lunedì sera sul canale Pbs.

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