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Siria, il giorno del digiuno: in milioni con Papa Francesco

Uomini e donne di tutte le fedi aderiscono all'iniziativa del Pontefice. Il presidente degli Stati Uniti: "Ma non possiamo chiudere gli occhi"

Francesca Canelli
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La situazione siriana diventa sempre più critica, mentre il summit tra i leader mondiali al G20 di Strasburgo non ha portato a un accordo, evidenziando anzi le posizioni opposte di Stati Uniti (favorevole all'attacco) e Russia (contraria). Le posizioni si sono radicalizzate: Vladimir Putin ha annunciato che in caso di intervento militare si schiererà con Damasco. "Noi siamo gli Stati Uniti e non possiamo chiudere gli occhi davanti alle immagini che abbiamo visto, anche se è accaduto dall'altra parte del mondo". Ad affermarlo il presidente americano, Barack Obama, nel discorso del sabato. Poi, rispondendo a quanti paventano l'effetto che un attacco potrebbe provocare in Siria, aggiuge: "L'operazione avrà un'azione limitata, senza truppe di terra. Non sarà un altro Iraq o un altro Afghanistan". Digiuno mondiale -  Oggi, sabato 7 settembre, in un contesto sempre più teso, è il giorno scelto da Papa Francesco per il suo digiuno in favore della pace. Milioni di persone accolgono l'invito del Pontefice, preparandosi ad aderire alla giornata planetaria di "preghiera e digiuno" per la pace "in Siria, in Medio Oriente e nel mondo intero" che dalle 19 alle 23 avrà al centro la veglia in San Pietro e la meditazione del Papa. Bergoglio si è rivolto anche ai cristiani non cattolici, ai fedeli di altre religioni e ai non credenti. E le adesioni da tutto il mondo non sono mancate perché "la pace è un bene che supera ogni barriera, un bene di tutta l'umanità", come aveva twittato Papa Francesco dal suo profilo Twitter @Pontifex.  Le adesioni e i tweet - Anche molti personaggi politici, dello spettacolo e figure importnti nel panorama mondiale hanno aderito al digiuno. Tra gli italiani il neo-senatore a vita Renzo Piano, il ministro della Difesa Mario Mauro, il ministro degli Esteri Emma Bonino ("Aderisco al digiuno radicale di tre giorni voluto da Pannella") fino a Cecile Kyenge. Fioccano i tweet di adesione, come quello del sindaco di Roma Ignazio Marino e la sportiva Federica Pellegrini. Nel mondo molti non-cattolici come Bartolomeo Patriarca, ecumenico di Costantinopoli, Ahmad Badreddin Hassou, il Gran Mufti sunnita di Siria. Ciascuno decide in coscienza, al di là dalle appartenenze.  La pace è un bene che supera ogni barriera, perché è un bene di tutta l'umanità#prayforpeace— Papa Francesco (@Pontifex_it) September 6, 2013   No alla guerra. Oggi digiuno anche io. #prayforpeace— Ignazio Marino (@ignaziomarino) September 7, 2013 Ho iniziato il mio digiuno dalla mezzanotte di ieri notte!!ho pregato al mio risveglio e lo farò anche questa sera!! pic.twitter.com/bSXrVudWpm— Federica Pellegrini (@mafaldina88) September 7, 2013

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