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Austria, il deputato vuole reintrodurre la pena di morte: "Ma solo per killer di professione"

Poi precisa: "E' solo una mia opinione". Polemica nel partito, ma non è nel programma elettorale

Francesca Canelli
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Il 29 settembre è giorno di votazioni in Austria. I politici si sfidano a suon di comizi e ospitate tv, proposte e campagne elettorali. E Frank Stronach, leader populista austro-canadese, ha pensato bene di proporre la reintroduzione della pena di morte. Ma solo per i "killer di professione", precisa. Peccato che la "sparata" del politico durante l'intervista alla Vorarlberger Nachrichten, non abbia esattamente generato consensi. Anzi, ha scatenato un vera e propria polemica. Tanto da indurre Stronach a rettificare: "Mi riferivo 'solo' ai killer di professione e comunque è solo un'opinione personale non inclusa nel programma del partito", il Team Stronach.  I colleghi di partito si sono dissociati dalla proposta, mentre gli altri movimenti in corsa hanno preso la palla al balzo per far piovere critiche. In un comunicato, Stronach precisa poi che "in un certo senso approva "la pena di morte per i crimini contro l'umanità e contro lo Stato e la sua istituzione", ma che comunque si tratta di "una sua opinione, condizionata forse anche dal fatto che vive da decenni in Nordamerica". Il magnate ha vissuto infatti in Canada ma anche lì la pena morte è stata abolita da tempo. "Per crimini di mafia e terrorismo dovrebbe esserci zero tolleranza in politica", ha detto Stronach aggiungendo di avere comprensione per i paesi che hanno ancora la pena capitale. In Austria la misura penale è stata abolita 45 anni fa, e mai nessun politico ne ha mai chiesto il reintegro.

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