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Bonino: "Obama, un errore incontrare i gay in Russia"

Emma Bonino

Andrea Tempestini
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Dal 7 al 9 settembre, insieme a Papa Francesco, Emma Bonino digiunerà contro la probabile guerra in Siria. La notizia non è certo nuova, ma continua a sorprendere: una radicale a braccetto col clero non si vede spesso. E meno ancora - eccola, la notizia più fresca - si vede una radicale prendere posizione contro gli omosessuali. Certo, il discorso è più articolato e anche in questo caso si lega a doppio filo con la Siria. Ma tant'è. Per la Bonino "l'incontro di Obama con un gruppo di attivisti gay russi al margine del G20 di San Pietroburgo è un errore politico. Un'ingerenza - prosegue il ministro degli Esteri - che potrebbe irrigidire il presidente Vladimir Putin". La ratio di Emma - Tutto ruota attorno alla normativa anti-gay varata in Russia, per la quale la stessa Bonino aveva chiesto spiegazioni all'omologo a Mosca, Sergey Lavarov. Una normativa che la Bonino non condivide ma che ora, con un possibile conflitto sullo sfondo, non deve essere tirata in ballo: l'ingerenza di Obama, infatti, potrebbe radicalizzare le posizioni di Vladimir Putin, contrario a un intervento contro il regime di Damasco. "In generale - spiega la Bonino - non dobbiamo combattere contro la Russia ma contro l'omofobia in generale". Porre ora la questione omosessuale - soprattutto se a farlo è il presidente Usa, che spinge per l'intervento militare in Siria - è rischioso: meglio non irritare Putin nei momenti cruciali per trovare una soluzione comune su Damasco.

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