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Vogliono sposarsi, il sindaco si rifiuta: "Sono gay"

Arriva il primo "no" in Francia per motivi di coscienza. Le aspiranti spose: "Faremo ricorso al prefetto"

Francesca Canelli
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Questo matrimonio non s'ha da fare. Dopo che a fine maggio era stato celebrato il primo matrimonio gay francese tra Vincent e Bruno, arriva anche il primo episodio di rifiuto. Nella cittadine di Bolle'ne, a sud della Francia, il sindaco Marie-Claude Bompard si è rifiutato di celebrare il matrimonio tra Amandine Gilles e Angelique Leroux. La prima cittadina ha affermato di non poterlo fare per "motivi religiosi", come riporta il giornale d'oltralpe Dauphine' Libere'. E non ha nemmeno delegato qualcun altro a farlo al suo posto, così che le due aspiranti spose sono rimaste a bocca asciutta. "Sarebbe stato un modo per aggirare l'ostacolo - spiega il politico - Non mi oppongo alle persone, ma alla legge". Amandine e Angelique però non si arrendono. Mentre il sindaco si lamenta per "le sanzioni spropositate e illegittime" per chi come lei si rifiuta di celebrare un matrimonio gay per motivi "di coscienza", loro assicurano: "Non rinunceremo a sposarci. Faremo ricorso al prefetto".

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