I nostri marò prigionieri in Indianon rispondono alla polizia federale
Latorre e Girone, su suggerimento dei legali, si sono rifiutati di deporre
Salvatore Girone e Massimliano Latorre si sarebbe rifiutati di rilasciare dichiarazioni alla Nia, la polizia federale indiana, che su disposizioni della Corte Suprema - indaga sull'incidente del 15 febbraio del 2012. E' quanto riporta l'Hindustan Times citando una fonte della Nia. "Abbiamo convocato i due marò accusati per mettere agli atti le loro dichiarazioni, ma si sono rifiutati di rispondere, pare in base alle indicazioni ricevute dai loro legali", ha detto la fonte. Inoltre le fonti citate dal quotidiano indiano specificano che l'inchiesta avrebbe stabilito che i due pescatori morti il 15 febbraio, che, affermano, sono stati colpiti "uno alla testa e l'altro al cuore. Vogliamo sapere che cosa ha spinto i marò a sparare". La Nia, che ieri ha ascoltato l'ex vicecomandante della Enrica Lexie, Carlo Noviello, vorrebbe ascoltare anche gli altri quattro marò che facevano parte della squadra in servizio sulla nave. "Ma l'Italia non li ha ancora fatti venire in India nonostante le assicurazioni date alla Corte Suprema di farli testimoniare quando richiesto. Abbiamo chiesto al nostro ministero degli Affari Esteri di sollevare la questione con l'Italia", concludono le fonti.