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Terrorismo, Al-Qaeda: nuovo esplosivo, non rintracciabile

La rivelazione del governo Usa: ecco il motivo per cui hanno chiuso le ambasciate

Francesca Canelli
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Continua l'allarme terrorismo lanciato dagli Usa. Da sabato Washington ha chiuso 28 fra ambasciate e consolati nelle zone rosse (Arabia ed Europa dell'Est), a causa di un pericolo "reale e immediato", definito "il più grave dall'11 settembre". E mentre il governo statunitense ordina ai cittadini americani di lasciare la penisola dello Yemen e Londra segue a ruota ritirando il proprio personale dalle ambasciate a rischio, gli alti funzionari a stelle e strisce rivelano l'esistenza di un nuovo tipo di esplosivo sviluppato da Al Qaeda. Si tratterebbe di un liquido non rilevabile dai controlli degli areoporti, come riporta il giornale inglese Independent, e sarebbe il motivo per il quale è stata ordinata la serrata delle ambasciate. Sviluppato per impregnare gli abiti dei terroristi, una volta seccato, si trasforma in un esplosivo ad alto potenziale, capace di uccidere con la stessa potenza di una bomba tradizionale. A mettere a punto la nuova arma micidiale sarebbe stato il numero uno della branca yemenita di Al Quaeda, Ibrahimi al-Asiri. Dopo l'intercettazione di una telefonata tra il leader di al Qaeda Ayman al Zawahiri e il capo della cellula yemenita del gruppo terroristico e i provvedimenti presi in questi giorni, la rivelazione crea una nuova ondata di terrore in America e in Europa, e il rischio di un nuovo attentato terroristico sembra concretizzarsi sempre più. Anche in Italia sale la tensione, il ministro degli Esteri Emma Bonino ha dichiarato che "le minacce sono vere e consistenti".

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