Donna dichiarata morta si svegliamentre le prelevano gli organi
La donna aveva tentato il suicidio ed era in coma profondissimo per una overdose di farmaci. Condannato l'ospedale di Syracuse, nello stato di New york
Una donna americana ha aperto gli occhi poco prima che i chirurghi potessero prelevarle gli organi per un trapianto. Colleen Burns, questo il nome della quarantenne, era stata portata al St. Joseph's Hospital di Syracuse (Stato di New York) nel 2009 per un' overdose di farmaci e dichiarata morta. La sua famiglia - riporta il 'Telegraph' - aveva deciso di spegnere le macchine che la tenevano in vita e di donare i suoi organi. Ma una volta portata in sala operatoria, la donna ha improvvisamente aperto gli occhi con grande sorpresa dei medici e un bello 'shock' per la paziente. La signora Burns, madre di tre figli, e' stata poi dimessa dall'ospedale una quindicina di giorni dopo l'operazione, ma dopo due anni si e' tolta la vita. Solo ora e' arrivata la sentenza del tribunale che aveva aperto un'inchiesta. La famiglia non ha denunciato l'ospedale, a farlo e' stato il dipartimento di Salute dello Stato che ha deciso di portare in giudizio la struttura, reputando "inaccettabile l'accaduto" e criticando gli operatori "per non aver indagato correttamente" sul decesso. L'ospedale e' stato infine condannato a pagare 22 mila dollari di sanzione per la cattiva gestione del caso. L'inchiesta avviata dalle autorita' ha riscontrato "un catalogo di errori nella gestione del caso della signora Burns". Secondo gli esperti che hanno analizzato il caso, "l'overdose di farmaci aveva causato un coma profondo, ma i medici non avevano prestato la giusta attenzione a questo aspetto. Inoltre, il giorno prima dell'intervento un'infermiera aveva effettuato i test dei riflessi sotto la pianta del piede per verificare la sua risposta e anche in questo caso, di fronte ad un leggero movimento di un dito, nessuno si era preoccupato di segnalare l'accaduto. Infine - concludono i tecnici - mentre la Burns era in procinto di entrare in sala chirurgica, mostrava i segni della respirazione: le sue labbra e la lingua si muovevano.