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Datagate, "spiata l'ambasciata italiana a Washington". Guerra fredda Usa-Ue

Il Guardian rilancia i documenti di Snowden. Napolitano: "Servono risposte soddisfacenti". A rischio i rapporti commerciali, Russia e Cina alla finestra...

Giulio Bucchi
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Cimici e microspie, intercettazioni e "spiate": il Datagate iniziato con la talpa Edward Snowden si è trasformato in Nsagate, ovvero uno scandalo politico globale, con le tensioni crescenti tra la Casa Bianca, Berlino e l'Unione europea. Sullo sfondo, il rischio di stop alle trattative per rilanciare i commerci tra Usa e Ue e, alla finestra, i colossi Russia e Cina che in un modo o nell'altro hanno facilitato (o protetto) le rivelazioni di Snowden. E non è un caso, forse, che l'ex dipendente della National Security Agency americana sia ancora "al sicuro" nella zona transiti dell'aeroporto Sheremetevo di Mosca, mentre fonti russe rilanciano di un possibile asilo politico allo stesso Snowden. "Spiata l'ambasciata italiana" - L'ultima bomba arriva ancora una volta dal quotidiano britannico Guardian (che domenica aveva rilanciato, e poi ritirato, lo scoop secondo cui i paesi europei avrebbero collaborato allo spionaggio americano): secondo i documenti forniti da Snowden, i servizi della Nsa spiavano anche l'ambasciata italiana a Washington. Una delle carte cita come "obiettivi" 38 ambasciate e missioni  diplomatiche. Non si tratta solo di tradizionali avversari, ma anche di Paesi amici come Italia, appunto, Francia, Grecia, Giappone, Messico, Corea del Sud, India e Turchia. La lista in possesso del quotidiano non cita Gran Bretagna, Germania o altri paesi europei. L'ambasciata   italiana a Washington, si apprende dai documenti, era chiamata in codice "Bruneau" e "Hemlock". Intanto, la procura federale tedesca si preparare ad aprire un fascicolo d'inchiesta, al momento contro "ignoti", sulle attività di spionaggio portate avanti dagli 007 di Usa e Gran Bretagna contro la Germania. A spingere i giudici tedeschi ad aprire un'inchiesta le ultime rivelazioni dello Spiegel secondo il quale le intelligence di Washington e Londra si erano concentrati in particolare proprio su Berlino, in teoria, buona alleata di entrambi. Napolitano: "Servono risposte soddisfacenti" - "Vedo una forte discussione tra istituzioni europee e amministrazione americana. E' una questione spinosa che dovrà trovare risposte soddisfacenti", è il commento abbottonato ma netto del presidente Giorgio Napolitano., preoccupato per le ripercussioni diplomatiche e politiche tra i due blocchi occidentali. Per Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione Ue le rivelazioni del Guardian, se confermate, "sicuramente non aiutano e non accelerano" il negoziato sul mercato di libero scambio tra Unione Europea e Usa programmato per il 2015. Sarà però importante capire, ha aggiunto Tajani, se un'eventuale spionaggio e le intercettazioni nelle ambasciate europee e presso le istituzioni dell'Ue siano stati "avallati dai vertici politici o se siano stati un'iniziativa dei responsabili dei vertici dell'intelligence americana". "Il governo statunitense risponderà all'Unione europea attraverso canali diplomatici", si è limitato a precisare il responsabile dell'intelligence americana James Clapper. Ma a spostare gli equilibri sarà probabilmente il commento del segretario di Stato Usa John Kerry, secondo cui "cercare informazioni su altri Paesi non è insuale". Anche spiando?   

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