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Egitto, ultimatum dei ribelli a Morsi: "Vattene entro domani"E i morti salgono a sette

Eliana Giusto
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All'indomani delle oceaniche manifestazioni di piazza, in Egitto, l'opposizione a Mohamed Morsi, ha fissato un ultimatum, domani martedì 2 luglio alle 17, come limite temporale entro il quale il presidente islamista si deve dimettere, minacciando - se così non accadrà - una campagna di disobbedienza civile. "Diamo tempo a Mohamed Morsi fino a domani, martedì 2 luglio, alle 17, perché lasci il potere e così consenta alle istituzioni di prepararsi per elezioni presidenziali anticipate", si legge in un comunicato diffuso dal movimento Tamarod (i ribelli). "Altrimenti, da domani alle 17 comincerà una compagna di assoluta disobbedienza civile".  Intanto sale a sette morti e seicento feriti il bilancio delle proteste che ieri, domenica 30 giugno, hanno infiammato il Paese. Riporta il sito Ansa.it che cinque vittime si sono registrate ad Assiut, Beni Suef e Fayoum, a sud del Cairo; due nell'assalto al quartier generale dei Fratelli Musulmani.

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